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Gravidanza e Patologie Cardiache: Le Staminali del Figlio Possono Curare la Mamma

di Gioela Saga

03 Febbraio 2014

il cuore delle mamme può essere salvato grazie alle cellule fetali

Il legame tra madre e figlio è qualcosa di insondabile che va al di là di ogni percezione umana e gli scienziati oggi possono anche aggiungere qualcosa di più, avvalendosi di dati anche riscontrabili.

E’ già risaputo che durante la gravidanza vi sia uno scambio intracellulare intensissimo tra la madre e il feto ed è stato comprovato come il sistema immunitario di entrambi venga rafforzato da questo meccanismo.

cellule fetali possono curare danni alla mammaAlcuni scambi cellulari sono in grado di trasmettere informazioni a lungo termine che durano anche una cinquantina di anni dalla nascita, rendendo il sistema immunitario estremamente vigoroso e reattivo.

In, approssimativamente, il 50-75% delle donne si possono trovare cellule del sistema immunitario del feto e in circa la metà dei bambini si trovano quelle della mamma.

E’ un fenomeno conosciuto con il nome di microchimerismo fetale. Partendo da queste considerazioni, sono stati effettuati degli studi sperimentali in laboratorio dove si è messo in discussione il ruolo di questo scambio cellulare con la capacità di riparare delle vere e proprie lesioni nel corpo materno.

Gli esperimenti fatti rivelano come queste cellule microchimeriche fetali possano agire come cellule staminali e avere un ruolo fondamentale nella cura di alcune patologie a carattere epiteliale come lesioni alla tiroide, alla cervice, all’intestino, cistifellea e cuore!

Queste cellule possono letteralmente riparare e rigenerare i tessuti materni.

La rivista Circulation Research ha pubblicato un articolo di notevole interesse sulla possibilità delle cellule fetali di curare il cuore della mamma che abbia subito danni e che deve far fronte ad un’insufficienza cardiaca durante l’ultimo mese di gestazione o nei primi mesi dopo il parto.

I bambini possono curare il cuore della mammaL’obiettivo degli scienziati era quello di capire se le cellule fetali potessero migrare verso il cuore materno, differenziarsi, e curarlo.

I ricercatori hanno segnalato dei risultati sorprendenti: partendo da sperimentazioni su cavie da laboratorio, sembra che questo sia davvero possibile.

Sembra che la natura abbia reso possibile, ai figli non ancora nati dei mammiferi, di salvare la vita della propria madre, contribuendo, con le proprie cellule, ad innestare tessuti, compreso quello del midollo spinale, fornendo potenzialmente una fonte permanente di nuove cellule sane che possono sostituire quelle danneggiate o mal funzionanti.

cellule fetali grazie a microchimerismo guariscono la mammaPer essere certi dei risultati, l’équipe, diretta dalla dottoressa Hina Chaudhry della Mount Sinai School of Medicine di New York City, ha colorato con una proteina verde fluorescente le cellule fetali e le hai poi ritrovate nel tessuto cardiaco della madre-cavia a cui era stato provocato un attacco di cuore.

Le cellule del feto avevano riparato il tessuto danneggiato e sono state trovate anche in alcuni vasi sanguigni.

La dottoressa Chaudry spiega che si tratta di un meccanismo in parte anche autoprotettivo: il feto garantisce la sua sopravvivenza riparando i danni della madre.

Poiché le cellule sono facilmente ottenibili dalla placenta e non causano reazioni di rigetto potrebbero fornire potenzialmente una fonte illimitata di cellule staminali per riparare i danni cardiaci durante la propria vita.

Studi precedenti avevano già fornito dati ottimistici sul ruolo delle cellule fetali nella riparazione di altri organi come il cervello, il fegato, i reni e i polmoni; inoltre il feto produce cellule che proteggerebbero la madre contro il cancro al seno.

Fonte: http://www.newscientist.com



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