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Il Carnevale di Viareggio: dalla Cittadella al martedì grasso

di Mamma Giò

02 Febbraio 2011

Arrivare a Viareggio e trovarsi davanti ad un enorme cartellone pubblicitario con raffigurata una gigantesca maschera di carnevale fa capire quanto in questa città sia vissuto profondamente lo spirito carnevalesco.

Proprio durante questo periodo particolare Viareggio esplode in molteplici festeggiamenti, che si protraggono per circa un mese, la città diventa uno spettacolo di colori ed addobbi! Non esiste in questo momento negozio o strada della città che non abbia almeno una decorazione a tema con il periodo burlesco.

Ma cosa rende questo carnevale così affascinante ed incantato, tanto magico da attirare, puntualmente ogni anno, turisti da tutto il mondo?

Per comprendere l’attenzione e l’impegno di cui necessita il carnevale a Viareggio, vi basti pensare che esiste un’enorme sede di realizzazione che si chiama “Cittadella“: qui si trovano i laboratori dove i maestri della cartapesta si dedicano, per un anno intero, alla creazione dei mastodontici carri allegorici. Essi attireranno lo sguardo attento dei visitatori, incantandoli e lasciandoli con il naso all’insù durante i corsi mascherati.


Come da tradizione, ogni anno il carnevale inizia ufficialmente quando la bandiera burlamacca viene ritualmente issata in una delle piazze più importanti della città.
La maschera di “Burlamacco”, icona del carnevale viareggino, veste le spoglie di un pagliaccio dal costume a scacchi biancorossi. Insieme alla sua compagna Ondina, impersonata da una fanciulla in abitino azzurro che ricorda i colori del mare, dà il benvenuto al nuovo carnevale.

Sulle note dell’inno ufficiale “Sulla coppa di champagne” e di innumerevoli altre canzoni, il carnevale viareggino travolge anche chi non è del luogo … nessuno può fare a meno di canticchiarne almeno un ritornello.

Anche quest’anno Viareggio metterà in mostra i suoi carri metaforici a tema con l’attualità, ridicolizzando i problemi della società e sbeffeggiando i personaggi più noti della politica.

I corsi mascherati, con le sfilate dei carri, inizieranno il 20 febbraio per presentarsi in successione ogni domenica fino al 13 marzo, chiusura ufficiale del carnevale e ovviamente l’8 marzo, giorno di martedì grasso.

Sui carri viareggini, che rappresentano l’anima del carnevale,la fantasia e la creatività la fanno da padrone e si animano dei veri e propri palcoscenici al ritmo di musiche e canti.

Molto singolare è il carro dei “Burlamatti“, creato da un gruppo di ragazzi che, avendo in comune l’amore per il carnevale, si autofinanziano, non ricorrendo all’aiuto di nessuno. La loro costruzione sfila insieme agli altri carri durante i corsi mascherati e richiama alla mente le origini del carnevale viareggino quando, 138 anni fa, un gruppo di ragazzi scese in piazza su carrozze decorate da fiori e trainate da buoi.

Un’altra attrazione turistica sono le feste rionali serali: nei quartieri della citta’ le strade e le piazze ospitano svariati spettacoli con musica dal vivo e balli di ogni tipo.

L’odore intenso proveniente dagli stand ,rende rigorosa la degustazione dei tordelli al ragu’ o del cacciucco,piatti della cucina tipica tradizionale.

Sicuramente il più rinomato e suggestivo e’ il “Rione Darsena” considerato il cuore pulsante del carnevale viareggino;e’ indubbiamente il piu’ apprezzato e frequentato, nonché quello che offre più giorni di spettacoli ed eventi rispetto agli altri.

Nelle feste rionali,diversamente dai corsi maschereti,non ci sono carri ,ma numerose maschere a piedi! Non e’ difficile imbattersi in un gruppo di amici mascherati da “Biancaneve e i 7 nani “, da “Banda Bassotti “o vedere una vera e propria “Equipe Medica” con tanto di neonato con biberon.

Spessissimo la creazione delle maschere e’ eseguita secondo un rigoroso “Fai da te” affinché regni la creatività e l’originalità, ma non manca anche un pizzico di competizione!

Beh,descrivere il carnevale di Viareggio e’ cosa ben diversa dal viverlo e quest’anno per la prima volta ci ritornerò da mamma,sicura che anche il mio piccolo ometto ne resterà affascinato e da buon spettatore rivolgerà lo sguardo allo scenario pirotecnico che segnerà la chiusura del carnevale.

A Viareggio il carnevale che scorre nelle vie è cultura, è l’essenza della città che si manifesta e si rinnova di anno in anno … mentre i fuochi d’artificio chiudono le feste, da qualche parte, c’è già chi comincia il conto alla rovescia per rivedere la burlamacca issata!



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