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Bambini Scuola e Salute: come evitare 3 malattie comuni

di Alessandra Albanese

21 Febbraio 2014

L’altro giorno mio figlio mi ha portato un avviso, che, mi diceva, dovevo assolutamente leggere per volontà della maestra.

L’avviso recitava:

“I signori genitori sono pregati di verificare con molta attenzione il cuoio capelluto dei propri figli, in quanto nella scuola sono stati segnalati casi di pediculosi.

Nel caso si ravvisassero pidocchi o lendini è necessario provvedere alla disinfestazione del cuoio capelluto con appositi prodotti farmaceutici o farsi consigliare dal medico di famiglia. Ricordiamo a tutti che in caso di assenza di controllo l’infestazione può propagarsi in tempi rapidi.”

Panico, i pidocchi a scuola, e ora?

Avvisi del genere non sono rari da trovare nello zaino dei nostri figli, ma non è difficile interrompere propagazioni di infezioni e epidemie come la pediculosi, la scabbia o infezioni a carico di parassiti intestinali.

Ci viene in aiuto la professoressa Susanna Esposito, Direttore dell’Unità di Pediatria ad Alta Intensità di Cura Fondazione IRCCS, Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Università degli Studi di Milano e Presidente della Società Italiana di Infettivologia Pediatrica (SITIP) che spiega:

«Un’efficace prevenzione di molte infezioni si ottiene attraverso misure di controllo nelle comunità scolastiche ma, soprattutto, attraverso visite mediche e screening effettuati con regolarità, con l’obiettivo di intervenire tempestivamente per evitare epidemie e prevenire altre patologie come sovrappeso, obesità e ipertensione».

Anche il buon senso in effetti suggerisce che la miglior prevenzione di infezioni ed epidemie è la corretta igiene e i controlli accurati

Pensiamo che nelle scuole la concentrazione di bambini fa sì che l’insorgenza di queste tre malattie sia abbastanza frequente, a causa della densità della popolazione, dell’uso comune di giochi e strumenti didattici, e perché no, anche di qualche soggetto che fa poca prevenzione e scarsa igiene.

Ecco allora alcuni consigli per evitare queste tre malattie ai nostri figli:

  • Pediculosi:

La pediculosi è l’infestazione del cuoio capelluto da parte di pidocchi e lendini, ossia le uova.

Il contagio avviene per contatto prolungato tra teste. Sintomi comuni ma non senza eccezioni il prurito e le conseguenti lesioni con sovra infezioni batteriche.

La prevenzione necessaria è il controllo continuativo del capo del bambino (principalmente nella nuca e dietro le orecchie) anche se in commercio si trovano spray preventivi contro pediculosi.

In caso di accertata presenza di pidocchi o lendini, è necessario il trattamento con shampoo medicali, massima igiene e controllo della cute con pettine a denti stretti, in vendita nelle farmacie e nelle parafarmaci.

  • Scabbia:

La scabbia è una malattia della pelle la cui causa è un acaro. Si trasmette con contatto diretto e i primi sintomi sono piccole macchie rossastre e prurito principalmente la notte.

Le zone colpite da scabbia variano a seconda dell’età: nei bambini piccoli, sotto i due anni, le macchie tendono a essere vesciche, principalmente nelle zone di testa collo, palmi e piante. In bambini più grandicelli invece si localizzano negli interstizi come gomiti, all’interno tra dito e dito, ascelle.

La scabbia ha un’incubazione di circa 4-6 settimane.

La cura è anche cui una igiene particolare, e il trattamento topico con creme e lozioni. Il contagio si esaurisce con la totale distruzione degli acari e delle uova

  • Parassitosi intestinali.

Tra le infezioni da parassiti contratte dai bambini la più comune è l’ossiurasi ovvero i vermi (ossiuri).

L’ossiurasi si trasmette per ingestione di uova di ossiuri, che si possono trovare ovunque. Un sintomo dell’infezione, spesso asintomatica, è un prurito nella zona anale. L’infezione è dura da combattere principalmente perché la vita delle uova in un ambiente adatto può arrivare sino a tre settimane.

La cura prevede un trattamento con farmaci vermifughi, da estendere a tutta la famiglia.

L’assunzione di questi farmaci va ripetuta dopo circa due settimane.

Anche in casi di infezioni intestinali è bene fare molta attenzione alla cura dell’igiene e della casa, cambiando spesso le lenzuola e gli asciugamani, e utilizzando lavando accuratamente le mani con acqua e sapone, anche sotto le unghie.

Per tutte le infestazioni è utile ricordare queste poche regole che però interrompono le catene epidemiologiche: sia a casa che in ambienti di vita collettiva lavarsi spesso le mani, utilizzare in modo strettamente personale spazzolino, salviette, pettini, biancheria, scarpe e cappelli, detergere oggetti di uso comune come giocattoli o strumenti didattici.



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