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Nati Prematuri: la Ninna Nanna li Aiuta a Crescere

di Alessandra Albanese

04 Marzo 2014

 

Nati Prematuri: la Ninna Nanna

Uno studio pubblicato sulla rivista Pediatrics, effettuato dai medici del Monroe Carell Jr. Children’s Hospital dell’Università di Vanderbilt (Nashville USA) ha rivelato che sostituire il tradizionale ciuccio con la voce della madre apporta notevoli benefici ai bambini nati prematuramente.

Nati Prematuri: la Ninna Nanna  Ai prematuri è stato dato uno speciale succhiotto, che riproduceva una ninna nanna cantata dalla loro madre, ed è stato appurato un netto miglioramento nelle abitudini alimentari e nella suzione, i tubi che consentivano il nutrimento in questi prematuri sono stati tolti prima che negli altri che ricevevano le normali cure.

L’autrice dello studio, la dottoressa Nathalie Maitre afferma: “La voce materna è una potente cura uditiva, i bambini conoscono e amano la voce della loro madre. E questo è stato un ottimo incentivo a motivare questi neonati

La ricerca ha coinvolto 94 prematuri dell’Unità intensiva Neonatale del Monroe Carell Jr. Children’s Hospital.

I bambini erano tutti nati tra le 34 e le 36 settimane e respiravano autonomamente.

Nello studio metà dei neonati hanno ricevuto lo speciale succhiotto per 15 minuti al giorno per 5 giorni consecutivi, mentre gli altri sono stati curati normalmente.

Nati Prematuri: la Ninna Nanna  Il ciuccio con speciali sensori ha fatto si che se il bimbo iniziava a succhiare la ninna nanna si attivava, quando smettevano la ninna nanna si arrestava anche.

Ebbene, i neonati col ciuccio sonoro hanno interrotto le cure tramite sondino una settimana prima degli altri bambini, e hanno continuato a mangiare più frequentemente, che è lo scopo che ci si prefigge allorchè un neonato nasce pretermine.

Gli stessi neonati sono stati dimessi prima degli altri.

La dottoressa Maitre ha definito questi risultati sia medici che emozionali: “Questi benefici sono unici, perché consentono ai genitori di aiutare direttamente i loro piccoli, e insegnano loro un corretto sviluppo. Da’ la convinzione di potere influire positivamente nel decorso ospedaliero, e consente di cementare un legame che durerà a lungo”

 



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