Network
Deabyday Cure naturali Eticamente Crescita personale Sapere.it

 

Seguici:

La pelle del bambino: come proteggerla nei primi mesi

di Redazione VitaDaMamma

01 Marzo 2014

Come proteggere la pelle nei primi mesi del bambinoMamma e bambino stanno bene ed è arrivato il momento di tornare a casa. Tra una poppata e una ninnananna è importante dedicare anche abbastanza tempo alla cura dell’igiene del piccolo: durante i primi mesi di vita la sua pelle e il suo sistema immunitario sono particolarmente delicati e un’umidità eccessiva, sostanze irritanti e vestitini inadatti rischiano di scatenare fastidiose irritazioni.

La pelle del bambino ha un ruolo protettivo sia dagli agenti esterni, sia dalla disidratazione ed è il primo mezzo di contatto del bambino con il mondo esterno.

Difficile non immaginare quanto possa essere importante proteggerla. Ciò non significa che sia concesso esagerare con l’uso di prodotti per la cura della pelle.

Nelle prime settimane di vita il bambino non ha molte occasioni per sporcarsi. Per questo non è necessario fargli il bagnetto tutti i giorni, anzi. Limitarsi a 2 o 3 bagnetti a settimana evita il rischio di eliminare gli oli naturali che proteggono la pelle dalla disidratazione.

Quando, invece, il bambino inizia a gattonare e a esplorare l’ambiente la frequenza dei bagnetti è inevitabilmente destinata ad aumentare. La sua pelle resta però molto delicata e non deve essere aggredita con acqua troppo calda o prodotti contenenti sostanze potenzialmente irritanti.

La temperatura migliore è tra i 35 e i 37 gradi, mentre i detergenti devono essere delicati e aiutare a mantenere la pelle idratata.

Le sostanze da cui tenersi alla larga sono soprattutto i coloranti e i profumi irritanti, gli ftalati e i parabeni.

Per quanto riguarda invece la durata del bagnetto, 5 minuti sono sufficienti. Anche se può sembrare strano, il contatto prolungato con l’acqua potrebbe seccare la pelle.

Un aiuto può arrivare dalle creme per il corpo o dagli oli per bambini, da applicare prendendosi particolarmente cura delle zone che sembrano secche o disidratate. Vietato, invece, strofinare: per asciugare il bambino basta tamponare la pelle, facendo attenzione a non dimenticare le zone delle pieghe.

Quando si tratta di pannolino le regole cambiano un po’. In questo caso, infatti, è fondamentale non temporeggiare e lavare il bambino ad ogni cambio, perché lasciare la pelle a contatto con l’umidità può irritarla.

Per questo è fondamentale cambiare il pannolino ogni volta che c’è n’é bisogno, pulendo bene la zona pannolino con abbondante acqua o con salviette non irritanti e asciugando la pelle tamponandola.

E il talco? Quando il bambino è piccolo è importante assicurasi che non finisca per respirarlo. Per evitarlo si può scegliere il talco in crema, che svolge una doppia azione assorbente ed emolliente.

Le attenzioni non devono però essere rivolte solo ai prodotti utilizzati per pulire il bambino, ma anche quelli con cui si lavano i suoi vestiti. Anche in questo caso è necessario usare detergenti senza profumi e senza coloranti, possibilmente per lavare la biancheria di tutta la famiglia.

Infine, non bisogna dimenticare che alcune zone della pelle sono più esposte agli agenti esterni, in particolare il viso.

Anche sul volto dei bambini, soprattutto in inverno, è possibile applicare una crema un paio di volte al giorno, purché sia anche in questo caso adatta alla sua pelle delicata.

D’estate è invece fondamentale ricordare di proteggere adeguatamente la pelle dei bambini dai raggi del sole tenendoli possibilmente all’ombra e utilizzando sempre prodotti con un fattore di protezione anti-UV adeguato.

Prendendosi cura in modo corretto della pelle del bambino permetterà di ridurre al minimo il rischio di eczemi, eritemi da pannolino e altri problemi dermatologici.

 

Scritto da Silvia Soligon

Foto © Alexandr Vasilyev – Fotolia.com



Iscriviti alla newsletter
Riceverai preziosi consigli e informazioni sugli ultimi contenuti, iscriviti alla nostra newsletter.

Seguici