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Mamma e bambino, mondi a contatto: l’importanza del massaggio infantile

di Redazione VitaDaMamma

01 Marzo 2014

Mamma e bambino

Il massaggio infantile ha radici molto antiche. Da sempre le mamme coccolano i loro bambini, tramandando l’abitudine al contatto fisico con i piccoli da madre a figlia.

I suoi benefici per la salute del bambino sono universalmente riconosciuti, tanto che nei reparti di neonatologia il massaggio viene addirittura utilizzato per alleviare l’ittero. I vantaggi non riguardano però solo i piccoli.

Anche la mamma che massaggia il suo bambino ne esce arricchita. Non solo, lo stretto contatto fisico, visivo e verbale reso possibile dal massaggio aiuta a stabilire un solido legame tra madre e figlio

Proprio per questo, anche se il piccolo trae benefici indipendentemente da chi lo sta massaggiando, è consigliabile che a farlo siano i genitori. In questo modo la mamma può creare un contatto diretto che va oltre la comunicazione verbale.

Attraverso il massaggio infantile sia la mamma che il bambino possono affinare le loro capacità comunicative. La pelle, ricca di terminazioni nervose, diventa il mezzo attraverso cui i sensi del bambino vengono stimolati.

Il piccolo imparerà così a rilassarsi in seguito alla stimolazione dei suoi sensi, traendo beneficio dal contatto fisico con la mamma

Questo effetto è mediato anche dei cosiddetti ormoni della felicità. Il massaggio, infatti, stimola la produzione di endorfine, molecole che riducono lo stress emotivo. Il bambino si sente amato, inizia a costruire un’autostima e si lega sempre di più alla mamma anche grazie alla produzione degli ormoni che stimolano l’attaccamento.

D’altra parte, un genitore che massaggia il suo bambino impara a conoscerlo e a comprendere i bisogni e i desideri. La mamma si sente sempre più a suo agio nel gestire il suo bambino e sempre più in grado di prendersene cura. Non solo, imparare a massaggiare il piccolo mette a disposizione della mamma un modo per riuscire a calmarlo nei momenti in cui è agitato e sembra altrimenti inconsolabile.

Al tocco esercitato durante il massaggio si aggiungono anche il contatto tra gli occhi, i profumi e le parole dette dalla mamma, tutti mezzi che la aiutano ad avvicinarsi sempre di più al suo bambino, che si sentirà meno destabilizzato dal passaggio al mondo dall’ambiente intimo e protetto del ventre materno.

Proprio per questo un bambino può essere massaggiato già dal primo giorno di vita, a meno di problematiche specifiche. L’importante è utilizzare sempre creme, gel o oli per massaggi specifici per bambini che, rispetto a quelli che possono essere usati dagli adulti, non vengono assorbiti dalla pelle, ma se ne prendono cura idratandola e nutrendola.

 

Scritto da Silvia Soligon

Foto © Svetlana Fedoseeva – Fotolia.com



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