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Tentato Rapimento di un Bambino di 8 Mesi: è Giallo

di Maria Corbisiero

21 Novembre 2014

rapimento bimbo 8 mesi

Due rom tentano di rapire un bambino di 8 mesi.

Questo il titolo usato da alcune testate giornalistiche e da diversi blog e siti web – titolo che noi abbiamo volutamente ripreso, anche se in parte, per mettere in evidenza la realtà dei fatti – che, in questi giorni, hanno riportato quanto accaduto sabato scorso a Roma, per l’esattezza in via Tor Tre Teste.

In sintesi, due rom, un uomo e una donna, hanno cercato di rapire un bambino di 8 mesi approfittando di una distrazione della madre del piccolo, successivamente allertata dalle urla del figlio maggiore di 7 anni.

A fornire una ricostruzione più dettaglia e specifica è la Questura di Roma che, in data 18 novembre, pubblica sulla propria pagina facebook ufficiale il seguente comunicato:

bimbo rom rapito“#Roma. Rivendicando la paternità di un neonato, si avvicina al piccolo e lo afferra. Fuggito poi insieme ad una complice, viene intercettato dalla #Polizia che #Arresta entrambi.

Nella serata di sabato le pattuglie del Reparto Volanti sono intervenute in via di Tor Tre Teste a seguito della segnalazione di una donna che ha denunciato il tentativo di rapimento del proprio figlio di pochi mesi.

L’ uomo responsabile del gesto e la madre del piccolo si conoscono da tempo, avendo coabitato in uno stabile occupato per diverso tempo. Tra le ipotesi investigative emerse, pertanto, vi è anche quella che il tutto sia avvenuto in quanto l’uomo ritiene di poter vantare diritti di paternità sul neonato”.

Una volta giunti sul posto, gli agenti di polizia hanno preso nota della descrizione dei due rom, nonché del furgone che hanno utilizzato per la fuga. Scattate le ricerche, la polizia ha poi rintracciato i due in un campo nomadi della capitale: immediato il fermo.

  La vicenda ora è al vaglio degli inquirenti che, dopo aver effettuato l’arresto con l’accusa di violazione di domicilio – l’uomo ha dovuto forzare il lucchetto del cancello dell’abitazione della donna per poi entrare nel cortile dove si trovavano i bambini (fonte Adnkronos) – stanno invece valutando l’accusa di rapimento. La donna infatti, anch’essa di origini rom, come riportato dalla Questura di Roma, per diverso tempo ha vissuto nello stesso stabile, ma non nello stesso appartamento, dell’uomo che ha tentato di rapire il figlio più piccolo e che oggi ne rivendica la paternità.



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