La “paura” è una sensazione che ha un carattere soggettivo, personale, del tutto individuale ed esclusivo: non tutti hanno paura delle stesse cose e non tutti hanno paura allo stesso modo. La sensazione di paura si misura in base alle reazioni emotive e soggettive.
Mia Cellini, ex concorrente del Grande Fratello 13, ha recentemente annullato un evento mondano organizzato a Napoli insieme all’amica Francesca Cioffi, anche lei ex inquilina della casa del Gf 13.
L’evento è andato a monte perché la 22enne romana, Mia Cellini, avrebbe ricevuto pressanti minacce: più stalker si sarebbero fatti vivi soprattuto on line minacciando la giovane e imputandole senza nessuna ragione né prova concreta un’avversione aperta e viva contro i napoletani.
Mia Cellini accusata ingiustamente di odiare Napoli ha dovuto rinunciare alla sua apparizione pubblica e su Facebook ha denunciato apertamente le pesanti minacce ricevute.
La giovane non ha nascosto il suo spavento e il turbamento che l’ha colpita, un turbamento profondo e così significativo da averla indotta a cambiare i suoi programmi lavorativi.
Ecco il post pubblicato dalla stessa Mia Cellini sulla sua pagina Facebook:
La Cellini stessa insinua il sospetto che l’avversione nei suoi confronti possa essere stata animata dall’odio calcistico che negli ultimi mesi ha inquinato i rapporti tra la tifoseria napoletana e quella romana. E’ possibile questo?
Sta di fatto che nessuna motivazione valida dovrebbe né potrebbe mai giustificare azioni di minaccia e violenza contro le donne.
E’ possibile che una donna debba sentire il peso della paura così vivo e pressante ed è ammissibile che ciò accada in ragione del comportamento minaccioso di altri?