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Connor Nato Senza il Papà: un Eroe di 30 Anni che Non Potrà MAI Essere Accanto a suo Figlio

di Gioela Saga

02 Dicembre 2014

bimbo che crescerà senza papà

Spesso le notizie, per quanto tragiche, nascondono lati ancora più oscuri che ci annichiliscono nei particolari, allargano il loro manto di dolore fino all’inverosimile.

Se già la notizia di un giovane soldato che cade vittima di un attentato in paese lontano e lacerato dalle guerre come l’Afghanistan lascia sconcertati e addolorati, tutto viene amplificato quando si conosce anche la storia che è dietro di lui, una storia, se vogliamo, di quotidianità ma una quotidianità che dopo la sua morte non potrà più essere la stessa.

Connor Savage ha un sorriso meraviglioso e i suoi occhi azzurri brillano di felicità mentre gioca, inconsapevole del fatto che la vita ormai è tinta di fosca malinconia per la sua mamma Lynzy.

Lei invece è ben consapevole di quello che è stato strappato via a Connor: il suo papà.

Non ci saranno mai fotografie di loro due insieme.

Il soldato William, ditto Sav, è stato ucciso due mesi prima della nascita di Connor.

A giugno Connor ha compiuto un anno e l’ha passato senza il suo papà, il suo papà non sarà mai presente neppure ai prossimi compleanni, mai…

Nel pensare a quante piccole e grandi gioie a volte ci passano davanti senza saper loro dare il giusto valore, non possiamo non rivolgere un pensiero a questa mamma che nel viso del suo bimbo, nei suoi occhi, vede riflesso il viso dell’uomo che amava e che non rivedrà mai più.

“Ogni giorno penso a quello che Sav non vedrà mai: il suo primo sorriso, il suo gattonare e poi i suoi primi passi, le sue prime parole… ogni giorno che passa è incredibilmente difficile…”

Sav, un caporale dell’esercito nato in Scozia, aveva già completato due missioni in Iraq e altre due in Afghanistan prima di essere richiamato ancora una volta in quel luogo dove ha trovato la morte. Dopo questa missione sarebbe tornato in Gran Bretagna ma è morto il 30 aprile scorso con due suoi commilitoni mentre il suo veicolo veniva fatto saltare in aria da una bomba nella provincia di Helmand. Aveva solo 30 anni.

Lynzy lo ricorda così:

“Amava il suo lavoro, era già stato via quattro volte e continuavo a pensare, per farmi coraggio, che non poteva accadergli nulla…” “Ero incinta e sicuramente Dio lo avrebbe protetto, non potevamo avere una disgrazia…”.

Invece, tragicamente, la disgrazia è avvenuta e ora Lynzy si trova ad affrontare la vita senza suo marito che non vedeva l’ora di diventare papà.

“E’ venuto con me a tutte le ecografie, abbiamo scelto insieme il nome Connor…! Volevo cambiarlo in William dopo la sua morte ma ho voluto rispettare la scelta fatta insieme e William è diventato il suo secondo nome… Sav avrebbe voluto assistere al parto e invece…”

Lynzy con Connor

…E invece Lynzy ha passato le 10 ore di travaglio con sua mamma, sua sorella e un’amica.

Continua a raccontare:

“Il giorno in cui è nato Connor è stato il più bello e il più triste della mia vita, la prima cosa che ho pensato è che assomigliava così tanto a suo padre, ancora di più ora, con lo stesso sorriso.”

“Quando è arrivata la salma in aereo ho cercato di rimanere più calma possibile, per il bene di Connor, per poter proseguire la gravidanza al meglio per lui, non avrei potuto sopportare che succedesse qualcosa anche al mio piccolo dopo quello che era successo a Sav.”

“Ho sempre pensato che se mai avessero bussato alla porta dicendomi che mio marito era morto in azione sarei diventata isterica e mi sarei buttata giù da una finestra ma quella mattina quando ho aperto la porta e ho trovato gli ufficiali non li ho fatti neppure entrare finché non mi hanno confermato che Sav era morto.”

Lynzy e Sav si erano sposati nel 2012, ora la mamma porta a passeggio il bimbo fino alla tomba del padre, vicino alla casa che ora dovranno lasciare ma Lynzy si ripromette di rimanere nei dintorni per continuare a fargli visita appena possibile. In ogni caso non vuole essere compatita malgrado l’accaduto.

Un’associazione si sta ora occupando di sostenerla emotivamente, praticamente e finanziariamente. E’ stata fondata dalla moglie di un soldato morto in Afghanistan nel 2009 mentre aspettava suo figlio. Un’amica in particolare ha vissuto la stessa esperienza e si stanno aiutando a vicenda; solo grazie ai fondi ricevuti intanto Lynzy e Connor si sono concessi una piccola vacanza insieme.

“Per ora prendo la vita come viene, quando Connor sarà più grande gli racconterò tutto del padre, ora devo vivere per lui.”

Forza Lynzy siamo tutti con te e con il tuo bambino!

 

Fonte: Mirror



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