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Vestiti Tossici e Pericolosi Come Riconoscerli

di Gioela Saga

24 Marzo 2015

Purtroppo non sempre poniamo la dovuta attenzione alla qualità di ciò che indossiamo.

Per qualità intendiamo soprattutto i tessuti e la loro lavorazione, ciò che sta a stretto contatto con la nostra pelle e può trasformare i nostri indumenti in vestiti tossici e pericolosi per noi stessi ma anche per l’ambiente.

vestiti tossici

Greenpeace ha più volte sottolineato e messo in guardia sui pericoli derivanti dai vestiti tossici e per questo ha esteso una campagna dal nome: Sfilata Detox

La Sfilata Detox è una sfilata metaforica di tutti quei produttori che si attengono alle normative di salvaguardia contro i vestiti tossici e hanno accettato di aderire a dei protocolli ben precisi a tutela dei consumatori.

Negli ultimi anni la battaglia è stata lunga e difficile per chiedere alla moda di svincolarsi da ogni forma di inquinamento.

Questi movimenti di persone e associazioni unite per lo stesso scopo ha portato ben 18 grandi marchi ad impegnarsi in questa sfilata ideale Detox.

Si è analizzato a fondo chi ha mantenuto gli impegni, chi ha corrisposto le promesse con dei fatti e non ha fatto solo una sterile campagna promozionale, insomma chi si è impegnato davvero per eliminare i vestiti tossici dalla propria produzione. Si tratta di uno studio che ha tenuto traccia delle sostanze chimiche utilizzate in tutta la filiera di produzione. Dunque un’analisi molto approfondita su vari livelli.

Greenpeace ha provveduto a distinguere, in base ai propri criteri, tre livelli di produttori Detox i relazione ai vestiti tossici:

I Detox leader che hanno garantito l’assenza di vestiti tossici in tempi accettabili e l’adozione di misure concrete; i Greenwasher che non hanno fatto seguire alle parole i fatti e infine i Detox Loser, cioè i “perdenti” che risultano essere i marchi troppo dipendenti da sostanze tossiche e che non hanno preso ancora nessun impegno in tal senso.

vestiti tossici e pericolosi

“Garantire che non ci siano vestiti tossici” per Greenpeace non vuol dire solo che non ne contengono nei tessuti ma che anche le emissioni a livello produttivo siano strettamente controllate e non superino determinati standard. Dunque una sicurezza non solo personale ma anche per il pianeta. L’obiettivo è quello di farlo in modo completo, a livello globale, entro il gennaio 2020.

Un traguardo ed un progetto ambizioso che valgono però tutta la posta in gioco: il futuro del nostro pianeta e dei nostri figli.

Si tratta di investire, scommettere nelle innovazioni tecnologiche in stretta collaborazione con il settore chimico.

In particolare la valutazione viene fatta in base all’eliminazione di APEO (Alchinfenoli etossilati) e ftalati; l’eliminazione di PFC (perfluorurati normalmente conosciuti per le loro proprietà idro e oleo repellenti) e il diritto alla trasparenza cioè alla possibilità da parte di Greenpeace di poter analizzare il percorso manifatturiero e i risultati ottenuti.

Tutto ciò è basilare per la riduzione drastica di agenti tossici per noi, per le acque e tutto l’ambiente, in questo senso la campagna Detox sta davvero ripulendo la moda ottenendo risultati di sostenibilità ambientale e rappresenta una grossa motivazione!

Un futuro senza sostanze tossiche è possibile fin da ora ma c’è bisogno della voce di tutti.

Fonte: Greenpeace

Video:



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