Santo del giorno 2 aprile. Oggi si celebra San Francesco da Paola, e l’onomastico di tutti coloro che si chiamano così in suo onore.
Il nome deriva dal latino franciscus, ripreso dal tedesco frankisk, e significa ‘appartenente ai franchi’.
Santo del giorno 2 aprile, storia e origini del nome
La vita di San Francesco da Paola è ricca di fatti straordinari, fin dalla nascita.
Nacque a Paola il 27 marzo 1416, i suoi genitori, già grandi avevano aspettato tanto un figlio, e chiesto intercessione a San Francesco d’Assisi.
Ad appena un anno il bimbo fu colpito da un ascesso all’occhio che rischiava di lasciarlo cieco, così la mamma fece voto di lasciarlo in convento per un anno se fosse guarito, e così andò.
A 13 Francesco varcò le soglie del convento dei Francescani di San Marco Argentano per rispettare il voto della mamma.
In quel luogo stupì i frati con gesti eccezionali: dormiva per terra, digiunava per giorni, faceva prodigi straordinari.
Dopo l’anno, tornato a casa, intraprese con la famiglia un pellegrinaggio ad Assisi, con varie tappe tra cui Montecassino, Monteluco e Roma, e anche qui il suo cammino fu intarsiato di episodi che segnarono la sua vita, come la visita all’eremo di Sant’Isacco, che lo ispirò una volta tornato a casa, e che lo convinse a ritirarsi in eremitaggio in un campo del padre, nel 1429.
Visse 5 anni in penitenza e contemplazione riparandosi in una grotta, mentre la sua fama si spargeva, facendo arrivare presso di lui pellegrini in cerca di aiuto e conforto.
Proprio grazie a questi viandanti Francesco decise di erigere nel 1436 una cappella e tre celle, istituendo quello che diventerà l’Ordine dei Minimi, e chiamò comunità di “Eremiti di frate Francesco”.
Nel 1452 la comunità si allargò ulteriormente, con la costruzione di una seconda chiesa e un piccolo convento, operando anche in queste occasioni prodigi incredibili (passave illeso tra le fiamme, faceva sgorgare l’acqua con un tocco di bastone, in un punto oggi chiamato “l’acqua della cucchiarella”).
Nel 1470 il Papa Paolo II, raggiunto dalle voci che raccontavano dei prodigi di questo taumaturgo calabrese, volle andare a vedere di persona.
Francesco lo accolse, producendo un altro dei suoi miracoli: prese il carbone ardente con le mani e disse al Pontefice che se riusciva a fare ciò, avrebbe retto alla vita di rigore e mortificazione che i imponeva nel convento.
Con Sisto IV la comunità venne ufficialmente riconosciuta, e si racconta che lo stemma dell’Ordine, uno scudo con la parola Charitas, gli venne ispirato da un angelo apparsogli in preghiera.
Grazie alla sua fama, Francesco venne chiamato ad erigere altri conventi, persino a Milazzo, che raggiunse, si racconta, a bordo del suo bastone, e con il mantello a foggia di vela, perché un pescatore si era rifiutato di traghettarlo a causa della mancanza di denaro.
Molti altri miracoli vennero raccontati, come la cura degli infermi, e persino la resurrezione del nipote Nicola, figlio della sorella Brigida, dopo il quale il padre, suo cognato, si unì agli eremiti.
Il re di Napoli ad un certo punto venne infastidito dalle invettive che Francesco scagliava contro i potenti, e mandò dei soldati per metterlo a tacere, ma egli si rese invisibile ai loro occhi, e dopo tale racconto anche il re si convinse a fargli erigere un convento a Napoli.
Fu così che venne costruita la reale Basilica di S. Francesco da Paola, nella celebre Piazza del Plebiscito.
Il re Luigi XI di Francia, venuto a sapere di Francesco, e molto malato, lo volle a corte, ed egli, convinto da Sisto IV, ormai malato a sua volta, all’età di 67 anni intraprese il lungo viaggio verso Parigi.
Nella sua tappa napoletana sbalordì re Ferrante I levitando mentre era assorto in preghiera, e il re per conquistare il suo affetto gli offrì un piatto di monete d’oro.
Francesco fece per spezzarne una, dalla quale uscì del sangue, “sangue dei sudditi oppressi che grida vendetta al cospetto di Dio”, rispose Francesco.
Fece tappa anche a Roma, salutando il Papa Sisto IV, e infine arrivò in Francia al cospetto di Luigi XI.
Quasi costretto dal successore Carlo VIII, Francesco visse il resto dei suoi anni in Francia, dove promosse la diffusione del suo ordine e portò a compimento la regola dei frati Minimi, approvata definitivamente nel 1496 da Papa Alessandro VI.
Morì il 2 aprile 1507 a Plessis-les-Tours, vicino Tours in un Venerdì Santo, a 91 anni.
Venne nominato protettore della gente di mare grazie al prodigio della traversata dello stretto, e canonizzato da Papa Leone X nel 1519.
Curiosità per chi porta il nome del santo del giorno 2 aprile
Il nome Francesco è il 5° più diffuso in Italia , con 999 mila persone che si chiamano così.
Chi si chiama Francesco è una persona rigorosa e organizzata.
Mette molto impegno nelle cose che fa, è un amico fidato, che ascolta e aiuta.
Ha i suoi interessi, ma non lesina nell’informarsi su tutto.
- Il suo numero è il 4
- Il suo colore il Blu
- La sua Pietra lo Zaffiro
Personaggi famosi che si chiamano così Francesco Totti (calciatore), Francesco de Sanctis (filosofo), Francesco Cossiga (politico), Francesco De Gregori (cantante).
Altri santi celebrati oggi: sant’Appiano; santa Teodora; sant’Abbondio; san Vittore; san Nicezio; sant’Eustasio; san Giovanni Payne; beato Didaco Luigi de San Vìtores; beato Leopoldo da Gaiche; san Domenico Tước,; beata Elisabetta Vendramini; san Francesco Coll; beato Guglielmo Apor, vescovo e martire; beato Nicola Čarneckyj; beata Maria di San Giuseppe Alvarado.