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Sesso dopo il parto

Sesso dopo il parto: date alle neomamme e alla coppia il tempo necessario, gli aspetti psicologici i fattori fisici ed emotivi.

di Federica Federico

28 Dicembre 2022

Sesso dopo il parto

Perché la ripresa del sesso dopo il parto è tanto soggettiva? Ve lo siete mai chiesto? Ci sono donne e coppie che non perdono mai l’intesa intima continuando ad avere rapporti fluidamente durante la gravidanza e dopo la nascita della nuova famiglia, mentre ce ne sono altre che faticano a riprendere l’attività sessuale dopo il parto.

 

Quando avete ripreso i rapporti dopo il parto?

L’evoluzione della vita sessuale di una coppia, soprattutto dopo la nascita del bambino, dipende da diversi fattori. Che sia il primo o il decimo, il parto è un evento completamente coinvolgente: 

 
  • la donna ha a che fare con un corpo mutato; 
  • vive un’esperienza mista di dolore e gioia; 
  • l’aspettativa e la realtà del parto non sempre coincidono e qualche volta la neomamma deve avere a che fare anche con la disillusione; 
  • deve accettare i cambiamenti del suo fisico e del suo animo; 
  • deve riprendere contatto con se stessa nella nuova veste di mamma e deve recuperare fisicamente l’impegno e la stanchezza profusi nella gestazione e nella nascita.
 

Alla luce di tutto ciò, il primo suggerimento da dare ai neogenitori è quello di assecondare i propri bisogni emotivi nel rispetto del coinvolgimento fisico con cui la mamma ha vissuto la nascita: date alle donne il tempo di cui hanno bisogno nella consapevolezza che vi sono fattori fisici ed emotivi che potrebbero allungare questo spazio temporale. Per esempio l’episiotomia, un cesareo d’emergenza, un parto problematico o un travaglio particolarmente lungo possono essere tra questi fattori condizionanti.

 

Sesso dopo il parto, domande ricorrenti

Quanto tempo si deve aspettare per ritornare a fare l’amore dopo aver partorito? L’episiotomia ritarda la ripresa dei rapporti sessuali? Dopo la nascita di un bambino gli equilibri della coppia mutano e rispetto all’intesa sessuale quanto conta l’aspetto psicologico ed emozionale?

Queste le domande più ricorrenti tra le mamme. 

 

Quando si può riprendere il sesso dopo il parto?

Non esiste un tempo prestabilito o uguale per tutti, da un punto di vista squisitamente medico e fisico, se il parto è stato spontaneo e fisiologico si consiglia un’attesa di 40-42 giorni prima di avere rapporti.

 

Non di rado, qualcuno si chiede cosa succede se si hanno rapporti prima dei 40 giorni dopo il parto

In perfette condizioni di salute, con la garanzia del medico, posto che sesso non equivale a rapporto completo, i tempi possono essere dettati dai bisogni della neonata famiglia. Se il parto non ha necessitato di un’episitomia e non sono intervenute lacerazioni importanti né traumi emotivi, è possibile che l’intimità di coppia riprenda presto e spontaneamente. 

 

In caso di parto cesareo, avvenuto senza complicazioni pre e post  operatorie, è sufficiente attendere i tempi della cicatrice, normalmente 7 giorni dal parto, chiedendo sempre al ginecologo conforto sulla condizione generale di salute della mamma.

 

Il confronto col ginecologo è imprescindibile: prima di ritornare alla vostra intimità di coppia è importante considerare il punto di vista fisico della neomamma, questa consapevolezza potrebbe aumentare l’agio della donna e anche quello del partner. Ma la salute fisica da sola non basta. 

Sesso dopo il parto

Cosa fare quando la mamma non è pronta ad avere rapporti dopo il parto? 

Dinnanzi alla paura della neomamma, all’assenza di desiderio o al dolore, eventualmente provato, come dovrebbe comportarsi il partner? Lo chiediamo a Emma Lerro, psicologa e psicoterapeuta di Unobravo, che ci aiuterà a comprendere il rapporto fra psicologia e sessualità in un periodo delicato come quello del post parto.

 

Il desiderio sessuale subisce normalmente delle oscillazioni nelle diverse fasi della vita e il post parto può essere una di queste. Per la neomamma è importante trovare nel proprio partner una figura di supporto, da cui ricevere ascolto e comprensione rispetto all’emergere di eventuali paure. Ovviamente anche i neopapà possono sperimentare delle difficoltà in questa fase. Una comunicazione chiara e aperta da entrambe le parti può fare la differenza.

 

Da mamma a mamme, è giusto precisare che nessuno intende togliere valore al sesso, questo deve essere chiaro a tutte le parti coinvolte nella relazione intima. 

 

Ciò che si vuole sottolineare è il legame profondo tra il sesso e quello che la neomamma ha vissuto ed è diventata con la maternità: non si chiede alla coppia una “astinenza forzata” che uno dei partner è chiamato a subire, piuttosto si stimolano le parti a sperimentare reciprocamente modi diversi di intimità dando spazio a un cammino condiviso.

 

Sesso dopo il parto e dolore 

È molto probabile che durante i primi rapporti sessuali dopo il parto la donna provi dolore ed è facile che soffra anche di secchezza vaginale, queste condizioni, per quando fastidiose e disagevoli, sono fisiologiche e dipendono dai molti cambiamenti fisici ed ormonali vissuti dalla durante la gravidanza e il parto. 

 

La secchezza può dipendere anche da una tensione psicologica, ma è una condizione facile da superare utilizzando comuni umettanti vaginali. L’aloe vera è un umettante naturale, per esempio. Mentre è sconsigliabile umettare con la saliva, oltre che per ragioni igieniche, anche perché evapora molto velocemente e non è funzionale alla soluzione del fastidio.

Sesso dopo il parto
 

L’episiotomia ritarda la ripresa dei rapporti sessuali?

Dal punto di vista clinico, se i punti di sutura sono cicatrizzati e i genitali della donna si sono ripresi dal trauma della sutura (che di per sé ingenera rossore, gonfiore, prurito, solo per elencare alcuni fastidi), non bisogna aver paura di riprendere l’attività sessuale.

 

L’accortezza è quella di prestare attenzione ai sintomi, ovvero al corpo quando ci parla e pertanto, se i dolori persistono, se sono difficilmente tollerabili o eccessivi e se si verificano sanguinamenti, è molto importante consultare il medico.

 

Ma l’episiotomia può “bloccare” la donna dal punto di vista emotivo? Ne parliamo sempre con la psicologa e psicoterapeuta Emma Lerro.

 

L’episiotomia può avere un impatto significativo dal punto di vista psicologico. La neomamma si troverà a fare i conti con un corpo che, già cambiato nel corso della gravidanza, viene ad affrontare ulteriori cambiamenti legati al parto. Tutto questo può influire notevolmente sull’immagine corporea, l’identità personale e il modo di stare con il partner nell’intimità.

Rispetto all’intesa sessuale quanto conta l’aspetto psicologico ed emozionale?

Il parto influenza non solo l’attività sessuale della mamma: l’arrivo del bimbo cambia tutto, anche la relazione della coppia.

 

In che misura le “incomprensioni tra neogenitori” influenzano la ripresa del sesso dopo il parto? La coppia sarà dedicata quasi esclusivamente al nascituro? Come evitare che il rapporto resti intrappolato tra poppate, bagnati e cambi di pannolino a tutto danno dell’intimità? Per rispondere chiediamo aiuto a Emma Lerro, psicologa specializzata in psicoterapia cognitivo comportamentale e blog coordinator di Unobravo.

 

La presenza di un “terzo” in quella che è stata una relazione a due modifica necessariamente la relazione di coppia. Di frequente il grande investimento di risorse che richiede l’accudimento di un neonato riduce i momenti di intimità. La coppia è chiamata a reinventarsi quindi in una duplice sfida: diventare genitori (creando uno spazio fisico e mentale per il bambino) e rimanere coppia, continuando a ritagliarsi dei momenti per stare insieme. Nella gestione della quotidianità sarà importante fare squadra, suddividendo i compiti da neogenitori, e allo stesso tempo avere la capacità di delegare.

 

Tenete conto della stanchezza legata al parto, alle esigenze del bambino nei suoi primi giorni di vita, all’allattamento che al principio è particolarmente faticoso. Queste condizioni potrebbero concorrere a diminuire il desiderio sessuale tanto della mamma quanto del papà.  Ed è possibile anche che i papà si sentano trascurati per la presenza del bambino. Dialogo, pazienza e comprensione vi aiuteranno e, se necessario, chiedete aiuto a un professionista.



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