I tre giorni della merla
Questa è una favola della tradizione; è una storia adatta a tutta le età, un racconto di grande semplicità e dal forte potere figurativo.
Un tempo i merli avevano le penne bianchissime ed il becco e le zampe di un bel color rosso.
Verso la fine di gennaio, una famiglia di merli, papà merlo, mamma merla ed il merlino uscirono dal pagliaio per recarsi nel bosco a fare il nido.
Lungo il cammino incontrarono l’attempato Gennaio che se ne andava ed il merlo burlone gli disse: “Oramai non spaventi più nessuno”.
Ma il vecchio Gennaio, che era assai permaloso, decise di restare nel bosco ancora un po’ ed il giorno seguente, cioè il 29, fece tanto gelo che il merlino, per evitare di congelarsi, si rifugiò in un camino.
L’indomani fece ancora più freddo ed anche mamma merla dovette rifugiarsi nel camino.
Papà merlo penso di averla fatta franca, siccome gennaio non aveva più giorni a disposizione.
Ma gennaio, che era un gran dispettoso, se ne fece dare in prestito uno da febbraio e così anche il 31 fu un giorno gelido, costringendo anche papà merlo, a raggiungere mamma merla ed il piccolo merlino nel camino.
Arrivò febbraio ed i tre merli uscirono dal camino, le loro penne erano completamente ricoperte da fuliggine e le zampe ed il becco non erano più rosso ciliegia, ma gialli come il colore della polenta.
Da quel giorno i merli nacquero tutti neri come il carbone.
Da allora gli ultimi tre giorni del mese di gennaio, che in genere sono i più freddi dell’anno, vengono detti “I tre giorni della merla”, in ricordo della buffa avventura di questa famiglia di merli.