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Maestro Crea Biblioteca Ambulante: il Bibliomotocarro [Guarda il Video]

di Mamma Licia

22 Ottobre 2013

Lui è Antonio La Cava, un maestro delle elementari in pensione, e la sua iniziativa si chiama “Bibliomotocarro”. A bordo della sua Ape color azzurro, trasformata in biblioteca itinerante, il maestro La Cava gira i paesini della Basilicata per promuovere la lettura, fra i bambini, i ragazzi ed anche gli adulti.

Ai lati del suo motocarro ci sono due vetrine che espongono tantissimi libri (circa 700), l’interno è attrezzato con gli scaffali che contengono i volumi, il tetto è realizzato con tegole e comignolo ad indicare – con un chiaro e diretto messaggio – che «la disaffezione nei confronti del libro, che tante volte comincia a scuola, si afferma e si consolida in casa, in famiglia, al cui interno, spesso e volentieri, scarseggiano i modelli positivi, costruiti su esempi e comportamenti che portino i figli ad acquisire il gusto della lettura ed il piacere di leggere».

L’idea di Antonio La Cava, al quale piace definirsi “maestro di strada”, nasce anche dai suoi ricordi di infanzia, quando l’unico modo per avere i libri era quello di aspettare il bibliobus, un camion ambulante che girava i paesini dando libri in prestito.

Anche la scelta del mezzo non è casuale, «perché – dice il maestro – il motocarro è un mezzo popolare, umile, semplice: le qualità giuste perché l’idea risultasse vincente. Il Bibliomotocarro, infatti, è a dimensione di bambini».

Quei bambini che tutte le settimane lo aspettano nella piazza principale del loro paesino e, al suono del suo organetto, corrono a scegliere e a leggere il loro libro. Sono libri per l’infanzia, ma anche di altro genere o classici. Libri che vengono dati in prestito e che lo stesso maestro torna poi a riprendere dopo poco più di un mese.

Prima di ripartire per il suo viaggio, il maestro apre il suo libro bianco, un libro aperto, “da scrivere”, a disposizione di tutti quei bambini che vogliono raccontarsi, parlare della loro vita, scrivere una storia. Perché è importante non solo leggere, ma anche che qualcuno ti legga.



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