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Perchè Andare in Gita Scolastica è Importante?

di Diego Astarita

01 Dicembre 2013

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Per tutti gli alunni rappresenta un momento di grande divertimento. Per i docenti è una bella responsabilità. Stiamo parlando della gita scolastica, occasione di aggregazione e di crescita per i nostri ragazzi che per la prima volta hanno la libertà di vivere una mezza giornata, od anche più giorni, insieme ai loro compagni di classe.

Si tratta quindi della prima occasione in cui i nostri figli possono confrontarsi con l’ autonomia, ossia la possibilità di gestirsi indipendentemente dai genitori.

Sebbene infatti la presenza dei professori sia un punto fermo durante questa esperienza, i ragazzi, lontani dai propri genitori, si sentono davvero liberi di fare ciò che vogliono. E’ proprio per questo che molte mamme nutrono qualche perplessità, giustificatissima, alla notizia della prima gita scolastica del loro bambino.

 

L’ AUTORIZZAZIONE

Come previsto dalla normativa vigente, ogni volta che una scuola organizza una gita scolastica è obbligatorio, da parte dell’ alunno, presentare un’ autorizzazione mediante la quale quest’ ultimo viene appunto autorizzato dai genitori a partecipare a tale gita.

E’ proprio questo il nocciolo della questione. Molti genitori tentennano prima di firmare l’ autorizzazione ai figli, a volte soltanto per far avvertire loro il peso del proprio potere decisionale. E ciò non è affatto sbagliato. Il genitore, infatti, pur sapendo che il proprio figlio non correrà alcun rischio durante la gita scolastica, ha il dovere di far comprendere che in ultimo è sempre lui a decidere se il permesso sarà accordato. Sarà inoltre suo compito quello di avvertire i figli dei rischi che si possono correre durante la gita, che possono essere tra i più svariati (perdersi dopo essersi allontanati dal gruppo, sentirsi male dopo aver mangiato o bevuto troppo, incontrare gente poco raccomandabile). Dopo aver fatto ciò, il genitore può dare il permesso al ragazzo di partecipare alla gita scolastica.

 

QUANTE VOLTE CHIAMARLO?

Una volta che nostro figlio è andato in gita scolastica, nasce un altro problema: quante volte chiamarlo per sapere dove va e cosa sta facendo? E’ un dubbio che attanaglia moltissime mamme e tanti papà.

Se si tratta di un ragazzo, molti genitori cercano di evitare di chiamarlo in continuazione per non metterlo a disagio davanti ai compagni di classe, che potrebbero prendersi gioco di lui.

Se invece si tratta di un bambino, il genitore si sente autorizzato a chiamarlo anche qualche volta in più.

Comunque sia, è opportuno essere molto presenti anche attraverso chiamate brevi, utili a rendersi conto della situazione. Sapere dove si trova nostro figlio, con chi si trova e soprattutto cosa stia facendo è di fondamentale importanza per un genitore.

La gita scolastica rappresenta inoltre un’ occasione per poter testare fino a che punto un genitore può dare fiducia al proprio figlio. Se infatti quest’ ultimo si comporterà bene, rispondendo a tutte le chiamate ed informandoci su tutti i suoi spostamenti, noi saremo più motivati a dargli ulterriori possibilità di autonomia, instaurando così un bellissimo rapporto basato sulla fiducia.

 

 



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