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Il Bruco Assassino dei Cani: a Marzo è ALLARME

di Alessandra Albanese

11 Marzo 2014

Quello che vedete in foto è un bruco di processionaria.

La processionaria è una farfalla notturna della famiglia dei Notodontidi, il cui ciclo vitale si compone di quattro fasi: l’uovo, la larva, la crisalide e la farfalla.

La sua fase larvale (da cui il nome processionaria, dato il modo delle larve di procedere in processione) è quella più fastidiosa per l’uomo e per gli animali domestici.

La processionaria del pino specificamente, quella più comune dalle nostre parti, è un bruco peloso, dal colore scuro è un parassita delle piante: ovvero si nutre degli arbusti su cui vive fino a distruggerli.

Per l’uomo invece il pericolo è il pelo di questi bruchi: infatti questi bruchi sono ricoperti da una lanugine molto urticante per l’uomo, che può esserne colpito non necessariamente quando tocca una larva, ma anche dai peli liberi in aria e spostati dal vento.

E marzo è il momento peggiore da questo punto di vista.

Una "processione" di processionarie

Per i cani poi il pericolo è ancora maggiore:

Può capitare infatti che annusando il terreno, i nostri amici a quattro zampe ingeriscano senza volere questi peli e si ammalino.

I sintomi di un cane che è venuto in contatto con la processionaria sono purtroppo spesso gravi: intensa salivazione causata dall’infiammazione dovuta all’ingestione dei peli, che può colpire bocca, stomaco e esofago.

La lingua si ingrossa quasi subito, o dopo alcuni minuti, e a volte essa stessa può provocare il soffocamento.

I peli, a contatto con la lingua, cominciano immediatamente un processo di distruzione delle cellule, con conseguente necrosi linguale.

Se nell’immediato non si avvisano tali sintomi altri più a medio termine potrebbero essere febbre, astenia, vomito e diarrea anche emorragica.

Se il vostro cane dovesse riscontrare tali sintomi, è bene non perdere tempo e visitare al più presto un pronto soccorso.

Una prima azione, se si sospetta un ingestione di peli di processionaria è il lavaggio della bocca con acqua e bicarbonato, che può essere somministrata con una siringa senza ago, utilizzata per spruzzare la soluzione in bocca.



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