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Madonna: fare la mamma è più duro che essere regista

di Mamma Daniela

06 Settembre 2011

Madonna: fare la mamma è più duro che essere regista

L’artista in un intervista per la rivista Gente, rilasciata in occasione della Mostra del cinema di Venezia dove ha presentato Edward e Wallis: il mio regno per una donna (in originale “W.E.”), dedicato alla storia d’ amore tra Edoardo VIII e Wallis Simpson, ha dichiarato che crescere dei figli è molto più pesante che dirigere un film.

“Fare la regista? Un lavoro durissimo. Ma mai quanto fare la mamma. I figli ti impegnano per tutta la vita mentre un film, prima o poi, arriva a conclusione”.

Impossibile darle torto, la maggior parte delle mamme “comuni mortali” non ha mai diretto un film, quindi probabilmente un paragone non lo si può fare, ma di certo conoscono bene le difficoltà dell’essere mamma, soprattutto se si vuole essere un bravo genitore.

Il film “W.E” racconta la tormentata e scandalosa storia d’amore, nei primi ‘900, fra la divorziata Wallis Simpson e il Re d’Inghilterra Edoardo VIII,per la quale poi abdicò in favore del fratello. Una storia d’amore che fece scalpore all’epoca ,e scandalizzò l’opinione pubblica inglese del tempo. La trama poi si interseca con un’altra storia, quella di Wally Winthrop, una donna che abita nella New York degli anni Novanta.

«Ho cominciato a pensare a questa storia quando ho sposato Guy Ritchie nel 2000 e mi sono trasferita in Inghilterra. Come Wallis anche io mi sentivo sola e un po’ estranea. Lei poi è stata trattata praticamente come una strega. Come tutte le donne che nel corso dei secoli hanno osato sfidare le regole degli uomini».

Tuttavia il film di Madonna non è piaciuto alla critica della Mostra di Venezia, secondo alcuni addirittura una vera delusione. Confusionario e carico di immagini,troppe,mentre la trama risulta essere debole.

“The Guardian” ha dato un voto negativo, sottolineando che la Simpson appare come una barzelletta. “Variety” esalta gli splendidi costumi di scena, e la produzione, ma sostiene che per il resto è carente. Stessa musica per l’ “Hollywood Reporter” .

Mentre critiche positive arrivano dal “Daily Telegraph” e “Daily Mail” .



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