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5 cose da insegnare alle figlie femmine affinché diventino donne libere

Cosa insegnare alle figlie femmine affinché diventino donne libere: la libertà, l'effetto farfalla, il vero valore dell'approvazione, l'indipendenza e i sogni.

di Federica Federico

05 Marzo 2024

5 cose da insegnare alle figlie femmine affinché diventino donne libere – Fonte immagine 123RF.com con licenza d’uso (foto realizzata con strumenti di generazione AI)

La narrativa della femminilità è viziata da anni di diseguaglianza (se non violenza e ghettizzazione di genere). Ci hanno descritto come principesse sul pisello; Pretty Woman salvate da uomini ricchi e bellissimi conquistati facendo leva prima di tutto sul testosterone. Ci hanno costrette a lavorare come se non avessimo figli né famiglia e a crescere i figli e curare la famiglia come se non lavorassimo. Tutto senza considerare che ci hanno chiamate mantenute oppure mamme di mer*a a seconda delle scelte di vita spostate più sulla famiglia o più sul lavoro. Insomma ci hanno manipolate, camuffate, travisate e in fin dei conti ingannate. Ed è per questo che, come donne prima che come madri, abbiamo ancora molte cose da insegnare alle figlie femmine affinché possano diventare guerriere di libertà.

 

5 cose da insegnare alle figlie femmine affinché diventino donne libere

  1. La libertà è una conquista per la quale lottare (ogni giorno, senza slogan e senza l’8 marzo);
  2. La lotta di una donna, chiunque ella sia, ha un effetto farfalla sulla lotta di tutte le altre donne dell’universo ;
  3. C’è una sola approvazione necessaria per essere felici ed è la propria;
  4. L’indipendenza è un atto di sano egoismo che permette di affrontare l’imprevedibile;
  5. I sogni non sono stati creati per restare chiusi nei cassetti, lì dentro o fanno un rumore assordante o muoiono malamente. 
 

La libertà è una conquista per la quale lottare ogni giorno

Le lancette del tempo avevano già varcato la soglia del 1900 quando Maria Montessori fu costretta dagli stereotipi e dai preconcetti culturali a partorire nel nascondimento di un convento affidando, poi, suo figlio alle cure di una contadina. Dovette scegliere tra l’esercizio della professione medica e l’esercizio della maternità, allora erano escludenti l’un l’altro non potendo una madre essere considerata altro che tale. 

Era il 1900, ovvero l’altro ieri della nostra storia moderna, e nemmeno una moglie poteva essere altro che una donna sposata. Infatti, se Maria avesse sposato il suo Giuseppe non avrebbe, allo stesso modo, potuto esercitare l’arte medica. Una donna e una madre non potevano coesistere con l’essere una scienziata, un medico, un’artista. 

 

Così, al primo medico donna italiano, divenuta nel tempo tanto diffusamente celebre da finire sulle mille lire come icona del sapere e testimone della scienza, fu strappato il figlio subito dopo averlo dato alla luce e fu strappato l’amore della sua vita… tutto per fare la storia della pedagogia e della medicina internazionale.

 

Tra le cose da insegnare a tua figlia affinché diventi una donna libera metti anche questa pagina di storia! Dimostra chiaramente che a noi esseri umani nati con due cromosomi X la libertà non è stata regalata da nessuno, nemmeno da Dio. La nostra libertà è una conquista per la quale ancora siamo chiamate a lottare.

 
5 cose da insegnare alle figlie femmine affinché diventino donne libere – Fonte immagine 123RF.com con licenza d’uso (foto realizzata con strumenti di generazione AI)
L’effetto farfalla merita un piccolissimo approfondimento, soprattutto se vogliamo ricomprenderlo tra le cose da insegnare alle figlie femmine come strumento di libertà.

Butterflay effect e libertà di genere 

La lotta di una donna, chiunque ella sia, ha un effetto farfalla sulla lotta di tutte le altre donne dell’universo. La storia del mondo si consuma in un sistema dinamico all’interno del quale hanno un peso e delle conseguenze comuni le vite di ciascun essere. Il comportamento di ognuno di noi influenza l’ambiente nel quale viviamo e dinamicamente questo influsso si sposta sul cosmo determinando variazioni nei comportamenti successivi.

 

I diritti acquisiti di cui il nostro genere gode oggi non sarebbero tali senza le lunghe battaglie femminili che ci hanno aperto le strade. In tal senso, ogni donna è una farfalla e ciò che conta massimamente è fare il migliore uso possibile delle nostre ali.

 

Un po’ di storia del Butterflay effect

L’effetto farfalla merita un piccolissimo approfondimento, soprattutto se vogliamo ricomprenderlo tra le cose da insegnare alle figlie femmine come strumento di libertà

Il papà del termine effetto farfalla  è un matematico e meteorologo: il Dottor Edward Lorenz che introdusse questa terminologia originale nel titolo di un suo articolo datato 1972: “Predictability: does the flap of a butterfly’s wings in Brazil set off a tornado in Texas?”, ovvero “Prevedibilità: il battito d’ali di una farfalla in Brasile provoca un tornado in Texas?”. 

 

In questo articolo teorizzò che il “battito d’ali di una farfalla in Brasile” può, in potenza, incarnare quel piccolo cambiamento nelle condizioni iniziali del sistema capace di innescare una catena di conseguenze su scala macroscopica.

Il battito d’ali di una farfalla Brasiliana si può espandere e trasformare fino a “provocare un tornado in Texas”.  Ciò non va ovviamente interpretato alla lettera, il butterflay effect è una filosofia capace di mettere insieme le parti distanti di un sistema a influenze reciproche. 

 

Visto coì, spiega alle nostre figlie il modo e il perché loro stesse sono in connessione con la storia di genere femminile

 

La storia del genere femminile ha una componente ereditari da spiegare alle figlie femmine

Esistono filosofie ereditarie anche rispetto alle storie di genere, culturali e universali che siano. Noi donne ereditiamo la principessa sul pisello come la Pretty Woman, ma ereditiamo anche la storia della Montessori e la rivoluzione dell’immagine femminile di Frida Kahlo, ereditiamo Lady D e Madre Teresa di Calcutta.

Da un lato assorbiamo la storia e dall’altro abbiamo il potere di stravolgerla dando ai nostri vissuti un’interpretazione personale che, a sua volta, ha un destino trasformativo. Di fatto, il nostro modo di interpretare la donna si trasformerà in una nuova trasmissione ereditaria.  

 
Cosa insegnare alle figlie femmine: dobbiamo educare le nostre figlie a ricercare la gioia– Fonte immagine 123RF.com con licenza d’uso (foto realizzata con strumenti di generazione AI)
Cosa insegnare alle figlie femmine: dobbiamo educare le nostre figlie a ricercare la gioia– Fonte immagine 123RF.com con licenza d’uso (foto realizzata con strumenti di generazione AI)

È fondamentale insegnare alle figlie femmine che l’approvazione non sinonimo di identità

Viviamo in una società non ancora intimamente libera da costrutti maschilisti e patriarcali, ci basti pensare che la cura (intesa come lavoro familiare radicato ed essenziale) non riesce ancora a penetrare le equazioni di potere delle società moderne. Sei potente e affrenato se sei ricco, produttivo e popolare senza che nessuno sappia tenere conto delle azioni di cura che sostengono e animano la vita di tutti e nel quotidiano.

 

La madre è la testimone della cura, le sue mani ne sono strumento, per quanto trascurato, negato e sottaciuto dalla storia di una società che declina il suo successo solo sul possedere e sull’accumulare. 

 

Qual è la trappola? Con troppa superficialità si associa l’idea di essere o esistere a quella di venire riconosciuti in un ruolo o aderire ad esso: sono in quanto madre, sono in quanto moglie, sono in quanto appaio come qualcosa. Qui il ruolo diventa un vestito indipendentemente dalla persona e dai suoi bisogni.  La donna che storicamente è rimasta ancorata a ruoli di cura, senza, appunto, che le azioni di cura abbiano ottenuto il debito riconoscimento sociale, ancora oggi corre il rischio di non riuscire a liberarsi da queste gabbie identificative.

 

È in ragione di un pesante strascico storico che dobbiamo educare le nostre figlie a ricercare una sola approvazione: la propria che sia unicamente ispirata alla felicità e all’appagamento personali.

@la7_tv “La cura è una forma di potere” Aldo Cazzullo racconta nella puntata dedicata a Dante la leggenda della Dea Cura. Una giornata Particolare, tutti i mercoledì alle 21.15 #unagiornataparticolare #ugp #aldocazzullo #donne ♬ suono originale – LA7
 
Cose da insegnare alle figlie femmine affinché diventino donne libere e violenza economica  – Fonte immagine 123RF.com con licenza d’uso (foto realizzata con strumenti di generazione AI)
Cose da insegnare alle figlie femmine affinché diventino donne libere e violenza economica – Fonte immagine 123RF.com con licenza d’uso (foto realizzata con strumenti di generazione AI)

Insegnare alle figlie femmine cos’è la violenza economica per prevenirla

Sulla scia di una storia di disconoscimenti alle donne viene sempre più spesso negato l’accesso alla gestione finanziaria familiare.  Recentemente si è posta grande attenzione sulla violenza economica intesa come violenza di genere, sottile, nascosta agli occhi dei più, ma violenta e logorante.

 

Con la definizione di violenza economica di genere  si intende quell’ampio e sfaccettato complesso di azioni e comportamenti controllanti (in genere messi in atto dal maschio contro la femmina) e finalizzati a limitare l’uso e la disponibilità di danaro nelle mani della donna.  

 

Negazione economica, esclusione dalla gestione delle risorse finanziarie e dalle decisioni ad esse connesse, controllo del danaro usato e disponibile sono condizioni che ingenerano paura, senso di insicurezza, frustrazione e dipendenza. 

 

A fronte di queste realtà, il consiglio alle madri è uno soltanto: crescete figlie con un portafoglio personale, con in mano le chiavi della cassaforte perché solo questo darà loro autonomie.

 

Non appena muoio i sogni nascono le insoddisfazioni che, troppo spesso, hanno vita eterna

Quando i sogni muoiono emanano una brutta puzza di insoddisfazione dalla quale nessun assassino di sogni si è mai potuto liberare. Noi adulti, chi più chi meno, questo lo sappiamo già!

 

Alle nostre figlie femmine dovremmo insegnare a fare ordine, ma mai a chiudere i sogni nei cassetti (il che dovrebbe valere anche per i figli maschi). La differenza di genere, anche qui, ritorna quando la vita delle donne e degli uomini è chiamata a misurarsi con la genitorialità.

 

Essere una donna non può significare una cosa sola, quella femminile è una condizione multipla, dentro la nostra pancia si muovono i cicli della terra e nel nostro cuore batte l’eco del cuore dei figli, mentre il nostro sangue si è mischiato con l’eredità genetica delle creature che hanno abitato il nostro ventre o la nostra anima (perché la maternità è innanzitutto una questione di testa). Pensata così, la donna è un’energia che ha la potenzialità di non rinchiudersi in un solo ruolo. 

 

Figlie delle donne prendete, dunque, la vostra energia e fate dei sogni percorsi, passi, direzioni finché non diventeranno realtà.



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