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Lettera di Sant’Agostino: come l’uomo deve amare la donna

di Anna Pannico

19 Maggio 2017

L’amore rappresenta da sempre la musa ispiratrice di tanti cantati, scrittori ed artisti che hanno espresso e parlato di questo sentimento in ogni sua sfaccettatura, facendone risaltare gioie e dolori. Anche i santi della Chiesa, in passato, hanno dato voce all’amore e a tal proposito merita particolare attenzione la lettera di Sant’Agostino.

 

Ecco la lettera di Sant’Agostino che insegna all’uomo come amare la donna.

lettera di Sant'Agostino come l'uomo deve amare la donna

“Giovane amico, se ami questo è il miracolo della vita.
Entra nel sogno con occhi aperti e vivilo con amore fermo.

Il sogno non vissuto è una stella da lasciare in cielo.

Ama la tua donna senza chiedere altro all’infuori dell’eterna domanda che fa vivere di nostalgia i vecchi cuori.

Ma ricordati che più ti amerà e meno te lo saprà dire. Guardala negli occhi affinché le dita
si vincolino con il disperato desiderio di unirsi ancora; e le mani e gli occhi dicano le
sicure promesse del vostro domani.

Ma ricorda ancora, che se i corpi si riflettono negli occhi, le anime si vedono nelle
sventure.

Non sentirti umiliato nel riconoscere una sua qualità che non possiedi.
Non crederti superiore poiché solo la vita dirà la vostra diversa sventura.
Non imporre la tua volontà a parole, ma soltanto con l’esempio.

Questa sposa, tua compagna di quell’ignoto cammino che è la vita, amala e difendila,
poiché domani ti potrà essere di rifugio.

E sii sincero giovane amico, se l’amore sarà forte ogni destino vi farà sorridere

Amala come il sole che invochi al mattino. Rispettala come un fiore che aspetta la luce dell’amore.

Sii questo per lei, e poiché questo deve essere lei per te, ringraziate insieme Dio, che vi
ha concesso la grazia più luminosa della vita!”

 

La lettera di San’Agostino propone una visione dell’Amore coniugale nell’ottica della fede, difatti indica come lo sposo deve amare per sempre la sua sposa.

 

Seppure nella società odierna la concezione dell’amore nell’ottica della fede sia considerata roba di altri tempi o addirittura inesistente, quella descritta nella lettera di Sant’Agostino è tutt’oggi la visione di Amore che la Chiesa propone e su cui molti giovani e famiglie scelgono di fondare la propria relazione, nonostante le difficoltà e le controversie.

 

Una visione, potremmo dire, completamente diversa da quella che oggi il mondo ci propone, dove troppo spesso si abusa della parola amore e di ogni altra espressione ad esso legata, un mondo nel quale l’amore non corre il rischio di scelte definitive, non conosce il valore del rispetto, della reciprocità, e la fatica del costruire insieme un rapporto sincero e solido in grado di superare le angustie della vita.

 

Sposarsi non è una consuetudine e neppure un obbligo, ma è una scelta consapevole che se fatta cristianamente presuppone un credo vero non nell’amore che ci si è immaginati oppure in quello proposto dalle favole, ma nell’Amore vero e concreto che viene da Dio e che anche nella lettera di Sant’Agostino ci viene descritto.

Nella concezione agostiniana dell’Amore (ma anche della Chiesa) l’Amore coniugale tra marito e moglie non è altro che il riflesso dell’Amore tra Dio ed il singolo.

Ciò vuol dire che un “Amore da Dio” lo si può vivere soltanto se in primis il marito/la moglie ha fatto esperienza di Dio nella propria vita personale, sentendosi infinitamente amato da Lui. Soltanto in questo caso sarà in grado di donare Amore in modo completo e disinteressato, ovvero nello stesso modo in cui Dio nella persona di Gesù, si è donato agli uomini.

 

Il prototipo di Amore a cui si fa riferimento nella lettere di Sant’Agostino è il fulcro della fede, cioè l’Amore provato da Gesù.

lettera di Sant'Agostino come l'uomo deve amare la donna

La lettera di Sant’Agostino propone sicuramente una visione molto alta dell’Amore, libera da ogni forma di possesso, egoismo, dominio, lussuria, violenza, costrizione e che mette in risalto un modo di amare delicato, rispettoso, tenero e romantico che va oltre ogni limite umano e corporeo, incontaminato da quei sentimenti che talvolta dominano le relazioni distruggendo l’amore e la persona che abbiamo accanto.

 

Molte volte l’amore si nutre di sole azioni quotidiane che rapportate al “per sempre” del matrimonio finiscono col diventare abitudine e non suscitano più niente.

Si è sempre troppo presi dalle difficoltà della famiglia, dai dolori, dagli atteggiamenti sbagliati, dall’orgoglio, per dare spazio ad un Amore così concreto ma allo stesso tempo sognante a tal punto da far vibrare l’anima, anche a distanza di tanti anni.

La vera protagonista della lettera di Sant’Agostino è l’anima, due persone che prima di amarsi nel corpo e nelle azioni si amano nell’anima. Può apparire un prototipo di amore adolescenziale? non è assolutamente così, perché alla base c’è la scelta di voler amare con tutto il proprio essere, corpo ed anima.

 

Sembrerà un qualcosa di astratto, decisamente un “non senso”, ma è un qualcosa di esistente che si può realmente vivere e sentire con l’aiuto di Dio, con la grazia che si riceve il giorno del matrimonio.

 

Ovviamente i momenti difficili e le incomprensioni sono normali in qualsiasi relazione, nessuna coppia ne è immune, ma vivere un amore con Dio così come ci indica la lettera di Sant’Agostino, sicuramente aiuta a dare una qualità migliore all’Amore di coppia, che non si soffermerà quindi soltanto alla superficie, ma andrà nel profondo dell’animo della persona che amiamo.



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