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Niccolò Bettarini racconta come si è salvato dall’aggressione

di Redazione VitaDaMamma

06 Agosto 2018

Era quasi l’alba quando a fine Giugno, all’uscita di una discoteca, dopo una serata trascorsa insieme agli amici, il figlio di Simona Ventura e Stefano Bettarini venne ferocemente aggredito e ferito con ben 11 coltellate all’addome, al tronco e a una mano.

A distanza di oltre un mese, Niccolò Bettarini racconta come è riuscito a salvarsi nonostante i colpi ricevuti.

 

Niccolò Bettarini racconta come si è salvato dall’aggressione.

 
Niccolò Bettarini racconta come si è salvato dall’aggressione
 

Nonostante sia trascorso poco più di un mese dall’aggressione subita quella domenica mattina all’uscita dell’Old Fashion, nota discoteca di Milano spesso frequentata dal figlio della Ventura – lì aveva festeggiato anche il suo 18° compleanno – il ricordo di quanto accaduto quel giorno è ancora vivo dentro di lui, un pensiero quasi costante che oggi lo sprona ad inseguire i suoi sogni senza mai arrendersi.

Intervistato dal settimanale “Di Più”, Niccolò Bettarini racconta i concitati momenti poco prima del suo ricovero all’Ospedale Niguarda:

“Ricorderò per sempre che in ambulanza, nella mia testa, ho improvvisamente iniziato a pensare: “Non voglio morire così… Io non voglio morire così…”. E a quel pensiero ho dato voce. L’ho gridato ai medici. A tutti. Per tutto il tragitto che l’ambulanza ha percorso fino all’ospedale. Volevo che lo sapessero tutti, probabilmente volevo che il mio urlo arrivasse in Cielo e lo sentisse anche Dio. E penso lo abbia sentito”.

Aggredito da diverse persone – il giovane “Betta” sostiene che gli assalitori fossero una decina mentre le forze dell’ordine hanno provveduto al fermo di “soli” 4 uomini, due italiani e due albanesi tra i 24 ed i 29 anni – Niccolò Bettarini racconta di come sia sopravvissuto ai colpi subiti al tronco, all’addome e alla mano (operato a quest’ultima per la ricostruzione dei legamenti lesionati durante l’aggressione).

“Una coltellata è arrivata dritta vicino al fegato. Una costola, spezzandosi, ne ha rallentato l’affondo. Se quella stessa coltellata fosse arrivata qualche millimetro più sopra, se la costola non l’avesse deviata, mi avrebbe perforato il polmone. Uscire vivi da situazioni del genere ti cambia profondamente…”.

 
Niccolò Bettarini racconta come si è salvato dall’aggressione
 

Un cambiamento che Niccolò Bettarini racconta al magazine diretto da Sandro Mayer. Trovatosi dinnanzi ad un importante punto di svolta della sua vita, il 19enne ha infatti deciso di “mettere la testa a posto” e di dedicarsi principalmente alla sua carriera di calciatore:

“Se voglio diventare un grande calciatore, devo smetterla di fare la vita notturna. Farò di tutto per cercare di tornare a giocare al più presto nella mia squadra, la Triestina”.

Un sogno che lo porta anche ad escludere, almeno per il momento, una sua partecipazione televisiva nonostante le diverse “voci di corridoio” che più volte lo avrebbero voluto come partecipante ad uno dei tanti reality show in programmazione.

Nell’immediato futuro il giovane 19enne si accontenterà di restare davanti allo schermo e farà sicuramente il tifo per i suoi genitori presto impegnati con lo stesso programma televisivo, Temptation Island Vip, seppur in ruoli diversi.

 
 

Fonte: Fanpage.it

 



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