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Nessuno sente la voce del bambino caduto nel pozzo, la verità

di Federica Federico

21 Gennaio 2019

Sul pozzo dov’è caduto Julien è stato compiuto l’esame del DNA, sono stati rinvenuti dei capelli certamente del bambino ed è stato riportato in superficie il pacchetto di patatine che il piccolo aveva in mano al momento della tragedia. Perché si sono resi necessari questi accertamenti? Sono stati compiuti perché nessuno sente la voce del bambino caduto nel pozzo, cioè nessun contatto è stato instaurato col piccolo.

 

La stampa ha riportato la notizia che flebilmente il bimbo era stato udito piangere nei primi momenti dei soccorsi, tuttavia questa informazione è apertamente smentita dalle fonti internazionali.

 

Nessuno sente la voce del bambino caduto nel pozzo

 

Nessuno sente la voce del bambino caduto nel pozzo, qual è la verità:

 

Espanadiario.es, portale web spagnolo che sta seguendo la vicenda minuto per minuto, ha da subito affermato che:

 

Finora le squadre di soccorso non sono state in grado di localizzare esattamente dove si trova il bambino di 2 anni. Le uniche indicazioni che esistono sulla sua presenza nella buca sono la busta alimentare che era nelle mani del bimbo al momento della caduta e il suo DNA nel pozzo.

 

Praticamente, siccome nessuno sente la voce del bambino, sussistendo solo le testimonianze dei parenti che hanno assistito alla caduta, gli accertamenti di cui sopra sono stati compiuti per “concretizzare la certezza che Julien sia proprio lì sotto”.

 

Nessuno sente la voce del bambino caduto nel pozzo e la verità sarebbe che nessun soccorritore ha mai udito il bambino piangere o lamentarsi.

Peraltro il piccolo non sarebbe localizzato con certezza all’interno del foro, una rilevazione compiuta attraverso un georadar professionale lo collocherebbe presumibilmente a 72 metri di profondità.

 

E’ di queste ore, poi, la notizia che la trivella ha trovato una zona rocciosa nelle fasi di scavo rallentandosi fortemente intorno ai 52 metri di profondità, ciò ha complicato le operazioni di salvataggio e già si dice che non si riuscirà a raggiungere il bambino prima di martedì.



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