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Poesia sui figli Alda Merini: A mio figlio

di Federica Federico

15 Luglio 2021

La poesia sui figli è poesia sulla vita; esattamente come la maternità e la paternità, si costruisce sulla memoria di un lungo percorso che parte dell’anima.

 

Siamo abituate a credere che i figli diano senso alla vita, lo leggiamo e lo diciamo spesso: “Hai dato un senso alla mia vita …“. In realtà le mamme e i papà consapevoli comunemente scelgono di diventare genitori proprio perché hanno già un’esistenza di senso, e in questo quadro cosciente del loro essere decidono che l’amore e la vita hanno diritto a vincere sopra ogni cosa.

“A mio figlio” è quella poesia sui figli in cui Alda Merini dimostra che si sceglie di essere madri e padri prima ancora che il corpo sia implicato dalla gestazione. La mamma è una forma mentis, è una aspirazione, è una scelta che vive prima della stessa vita di un figlio.

A mio figlio Poesia sui figli Alda Merini

Bambino tra le braccia della mamma.
Diritto d’autore: Halfpoint
Fonte immagine 123RF.com con licenza d’uso

Poesia sui figli Alda Merini: i figli si partoriscono ogni giorno

 

Lo diceva la stessa autrice (sebbene no in questa specifica poesia sui figli): “I figli si partoriscono ogni giorno”. Il parto, però, è anche dolore, apprensione, sudore e sangue e questo forse vuol dire che il rapporto con la maternità, nell’atto emotivo di partorire ogni giorno, non è qualcosa di avulso dalle difficoltà, dalla fatica e dagli insuccessi.

 

Sono mamme anche le donne “diversamente fertili”, ovvero quella schiera di genitori di cuore che deve ricercare la realizzazione del proprio percorso d’amore in altro modo. “A mio figlio” di Alda Merini è un omaggio a tutte queste sfaccettature della maternità e finisce con l’essere una poesia sui figli capace di rintracciare il principio della genitorialità nel seme del desiderio.

 

Poesia sui figli Alda Merini: A mio figlio

Ti ho generato col solo pensiero figlio

e non sei mai sceso nel mio corpo come una buona rugiada.
Però sei diventato un’ape laboriosa, hai fecondato tutto il mio corpo
e a mia volta son diventato tuo figlio, figlio del tuo pensiero.

Forse, quando morirò, partorirò tutta la dolcezza che mi hai messo nel primo sguardo

perché figlio, ti ho guardato a lungo, ma non ti ho mai conosciuto.
Figlio figlio mio sognato, figlio ti ho solo pensato
non sei mai sceso nel corpo come una buona rugiada
ti ho guardato a lungo, ma non ti ho conosciuto mai.

Alda Merini



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