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Capodanno fuochi d’artificio: divieto di botti

di Mamma Simona

30 Dicembre 2011

Capodanno fuochi d'artificio:  divieto di bottiCapodanno fuochi d’artificio: Provvedimenti restrittivi per i botti di capodanno

Ci stiamo tutti preparando per salutare l’anno che finisce ed accogliere quello nuovo, con la speranza che sia migliore di quello appena passato… mai come ora l’auspicio è fortemente desiderato; il 2011 è stato un anno rovinoso per l’economia italiana, ci siamo ritrovati tutti “più poveri”, la crisi è proporzionalmente forte quanto il malcontento dei cittadini.

In un clima tanto pesante, festeggiare vuole essere un’esorcizzazione dei mali che affliggono il nostro paese.

Le tradizioni dei festeggiamenti sono varie, alcune legate al luogo di appartenenza (come bruciare la “vecia”, un fantoccio strega che simboleggia l’anno vecchio), altre ancora seguono direttive diffuse e assorbite dai più: il brindisi alla mezzanotte, l’usanza di indossare un capo intimo rosso, mangiare lenticchie ecc….

Tra le tradizioni maggiormente diffuse c’è l’uso di accendere petardi, botti, fuochi d’artificio che con forti scoppi e giochi di luci in cielo, danno il benvenuto al nuovo anno.

Se da una parte i giochi pirotecnici sono belli da vedersi, quando architettati da mani esperte, dall’altra parte c’è una serie di “contro” che non si possono ignorare ed anzi assumono una valenza rilevante, tanto da suggerire, ad alcune amministrazioni locali, restrizioni e divieti circa il loro utilizzo.

Oltre agli incidenti dovuti ad un uso scorretto dei fuochi o all’acquisto di botti and company illegali con tutti i rischi del caso, questi sono responsabili della morte di 5.000 animali che ogni anno muoiono per lo spavento causato dai rumori assordanti dei botti.

Capodanno fuochi d'artificio:  divieto di bottiSi tratta di animali selvatici, uccellini, cani e gatti il cui cuore non regge allo stress intollerabile cui vengono sottoposti.

Capodanno fuochi d'artificio:  divieto di bottiIn considerazione di questo, ben 830 comuni italiani hanno messo al bando con ordinanze totali o parziali i botti di San Silvestro, ma il numero è crescente, in queste ore che precedono il 31 dicembre, molti altri comuni si stanno allineando a questa politica di salvaguardia della fauna e della flora, i pronostici parlano di una probabile adesione di circa 1200 amministrazioni comunali. La provincia più all’avanguardia è quella di Bergamo che vede un numero alto di comuni “contro i botti”, ma in generale si tratta di una politica che si sta diffondendo molto al centro-nord del paese, mentre a sud, dove la tradizione degli spari dei botti è fortemente radicata, fatica ad affermarsi.

Torino è una metropoli esempio: dallo scorso marzo è in vigore un Regolamento per la tutela e il benessere degli animali che prevede il bando di esplodere petardi con tanto di pene pecuniarie fino a 500 euro per coloro che trasgrediscono e la possibilità di essere passibili di denuncia.

Per l’Aidaa (Associazione italiana difesa animali e ambiente) si tratta di una grande vittoria.

A Milano si sta vagliando in queste ore la possibilità di bandire i botti, adducendo l’importanza del provvedimento a motivi di salute. Capodanno fuochi d'artificio:  divieto di bottiI livelli delle polveri sottili presenti in città, sforano nuovamente i massimali consentiti e i fuochi pirotecnici innalzano esponenzialmente gli agenti inquinanti; dunque si chiedono restrizioni per la salvaguardia della salute dei cittadini.

A Venezia il bando è stato deciso a tutela della tranquillità e sicurezza di cittadini e turisti.

Il quadro ci suggerisce un prossimo futuro tramonto dei festeggiamenti con botti e fuochi, all’insegna di una maggiore tutela dell’ambiente e della salute.

Le tradizioni presenti nella nostra cultura sono difficili da abbandonare, ma fermandosi a riflettere, si può facilmente comprendere le condivisibili ragioni, volte al miglioramento della vita.



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