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Sarah Scazzi ultime notizie: mamma Concetta conferma il movente della gelosia

di Maria Corbisiero

09 Febbraio 2012

scazzi processoLa neve e il gelo di questi giorni hanno ritardato la nuova udienza del processo per l’omicidio di Sarah Scazzi, svoltosi martedì a Taranto in Corte D’Assise.

Un processo che vede come principali imputate Sabrina Misseri, 23enne cugina della vittima, e la madre Cosima Serrano, zia di Sarah, entrambe accusate di omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere.

Al momento le accuse vengono mosse sulla base dell’ipotesi del movente della gelosia. Secondo i magistrati infatti Sabrina Misseri, infatuata del 28enne Ivano Russo, amico di entrambe le ragazze, avrebbe ucciso la 14enne mossa da un forte impeto di gelosia per le attenzioni che la “piccola della comitiva” aveva per il ragazzo conteso.

Una gelosia confermata prima dalla testimonianza del fratello di Sarah, Claudio, e poi dalla madre della stessa, Concetta Serrano.

Nel corso della sua deposizione, Concetta cerca di ricostruire i movimenti della figlia fatti proprio il giorno della sua scomparsa, il 26 agosto 2010, una ricostruzione utile per identificare con maggior precisione l’ora della scomparsa della ragazza.

processo sarah scazziDescrive anche il rapporto che la 13enne aveva con la cugina, un rapporto fatto di confidenze e amicizie, tanto che la più giovane delle ragazze si mostrava spesso insofferente per il trattamento che la maggiore subiva da Ivano.

La signora Serrano ha inoltre parlato dei due diari di Sarah consegnati alla nipote Sabrina il giorno stesso della scomparsa della figlia:

Io presi un paio di diari di Sarah e li detti a Sabrina, che me li aveva chiesti, per cercare di capire se c’era qualcosa di utile per comprendere i motivi della sparizione. C’era un diario con un lucchetto e Sabrina mi convinse ad aprirlo. C’era una frase particolare: “Sono innamorata di un ragazzo di 27 anni, sono confusa”. Io rimasi basita e dissi a Sabrina: “Lei criticava te e vedi cosa scrive lei”. Sabrina poi mi disse di non consegnarlo subito ai carabinieri perché avrebbe creato dei grattacapi a Ivano. Dopo alcuni giorni vennero i carabinieri a chiedere tutti i diari. Diedi anche quello con il lucchetto. Quando lo seppe Sabrina mi disse: mannaggia, ora Ivano avrà dei problemi.”



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