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Marò italiani in india, ultime notizie

di Mamma Simona

14 Marzo 2012

maròMarò: Intervento UE e messaggi per le famiglie

Oggi il Presidente del Consiglio, in visita a Bruxelles per prendere parte alla riunione Ecofin, ha tenuto un incontro con l’alto rappresentante degli Esteri Catherine Ashton, con cui ha discusso circa la prigionia dei due marò italiani, detenuti in carcere in India con l’accusa di aver ucciso due pescatori.

Tra l’Unione Europea e il Governo Indiano sono stati presi contatti giorni fa al fine di “trovare una soluzione soddisfacente alla vicenda”.

Gli accordi sottoscritti tra le varie nazioni, tra cui l’India, riguardanti la cooperazione nella lotta alla pirateria, contemplano un reciproco interesse che include l’arruolamento di guardie private di sicurezza che agiscono nell’ambito di navigazione internazionale.

A seguito della vicenda che interessa i militari italiani, sicuramente verrà rivisto il diritto che regola la presenza di militari su navi adibite a trasporto merci, come forma di tutela contro atti di pirateria; sono auspicabili normative chiare e indiscutibili che bypassino l’opportunità di tensioni governative.

Mentre la Ashton parla di “forze private” presenti su navi da trasporto, Monti la corregge facendo notare che si tratta di “forze armate”, dunque rappresentanti militari di uno Stato che godono di trattamento speciale e di immunità come da diritto internazionale.

Una piccola, ma quanto mai necessaria, puntualizzazione che cambierebbe le carte sul banco.

Dopo la nota di Monti, subito la correzione dal portavoce della Ashton, accortasi probabilmente della facilità di fraintendimento, che ha precisato il riferimento a distaccamenti (dunque militari) sulle navi mercantili e a “guardie di sicurezza armate con contratti privati” ovvero “Vessel Protection Detachment“.

marò italianiGunjan Chanana, portavoce della rappresentanza diplomatica di Bruxelles a New Delhi, ha dichiarato:

“…ci stiamo attivando su richiesta dell’Italia per trovare al più presto possibile una soluzione accettabile da entrambi le parti. Per assicurare l’efficacia della nostra azione, è preferibile al momento non dare ulteriori informazioni.

Dal canto suo la Farnesina riporta l’importanza che venga tutelato e riconosciuto il diritto di uno Stato che agisce all’interno di norme stabilite dal diritto internazionale e risoluzioni ONU, non solo per l’Italia, ma come principio per il futuro della navigazione.

Nel frattempo, dall’altra parte del globo, il sottosegretario agli Esteri Staffan de Mistura incontrava nel carcere indiano di Trivandum i due marò Latorre e Girone che hanno a lui affidato dei messaggi per le famiglie, dato il ritorno temporaneo del politico in Italia. De Mistura ha affermato:

”Avevo con me due cartoline, due penne di bambù’ e due braccialetti, e questi ultimi (i marò) mi hanno incaricato di portarli a persone loro care”.



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