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Bevande energetiche effetti collaterali: fanno male ai denti

di Maria Corbisiero

08 Maggio 2012

denti e bevandeLe bevande energetiche, molto diffuse tra i giovani e gli sportivi, danneggerebbero i denti consumandone lo smalto che non si formerebbe più correttamente.

Il danno allo smalto metterebbe la dentatura ulteriormente a rischio (carie, ipersensibilità), in quanto senza protezione.

È quanto affermato da uno studio svolto dagli scienziati della Southern Illinois University e che è stato poi pubblicato su Academy of General Dentistry.

I ricercatori hanno svolto il test immergendo, per circa 15 minuti, campioni di denti in bicchieri contenenti 22 diverse bibite (sport drink ed energy drink). Una volta trascorso il tempo, i denti sono stati poi immersi per due ore nella saliva artificiale. Il tutto ripetuto per 4 volte al giorno per 5 giorni.

Ne è emerso che tali bevande aggrediscono in modo alquanto invasivo lo smalto, come spiega lo stesso autore di tale ricerca, il dottor Poonam Jain:

“Questo tipo di esperimento ha simulato la stessa esposizione a cui una larga fetta di adulti e giovani americani sta regolarmente sottoponendo i propri denti quando beve queste bibite, credendo che così facendo migliorerà le prestazioni sportive e il livello di energia. In realtà, queste persone sarebbero a dir poco scioccate se sapessero che stanno facendo un bagno di acido ai loro denti”.

denti e bevandeA Tale studio, ovviamente, si sono opposti i produttori proprio delle bibite incriminate che hanno così commentato attraverso la voce di David Dabiankov Lorini, direttore di Assobibe:

“Di norma le persone non conservano in bocca per intervalli di 15 minuti qualsiasi tipo di liquido oltre cinque volte al giorno. Inoltre, lo studio non è stato condotto su esseri umani, ma su campioni di smalto da denti molari estratti, che hanno lasciato immersi nel liquido per lunghi periodi di tempo e poi è stata usata saliva artificiale, non paragonabile a quella umana: quest’ultima, infatti, neutralizza l’acidità e agisce per remineralizzare i denti, mentre la sua assenza nell’esperimento ha creato una situazione in cui la formazione di carie è molto più probabile. Per tutti questi motivi, oltre che per il fatto che la simulazione può essere paragonabile al consumo di quattro bibite al giorno, che non è però classificabile come normale consumo, i risultati di questo lavoro non possono essere applicati alla vita reale”.

Lorini, infine, sostiene l’ importanza del consumo moderato di qualsiasi tipo di alimento o bevanda.



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