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Mamma Uccisa Incinta di 8 Mesi, la Confessione del Marito

di Gioela Saga

25 Settembre 2015

“Questo è un uomo?” ed è davvero questo che con le lacrime agli occhi viene da chiedersi conoscendo la storia di Eligia, una donna di 35 anni che era incinta di otto mesi, una mamma uccisa brutalmente per futili motivi. E il termine “uomo” è usato per indicare genericamente una persona che dovrebbe appartenere al genere umano ma che non sembra averne le caratteristiche peculiari minime: un’anima o una coscienza, che dir si voglia.

Mamma uccisa per futili motivi all’ottavo mese di gravidanza

mamma uccisa all'ottavo  mese

Eligia era un’infermiera che amava il suo lavoro e si dedicava con passione agli altri, sposata con Christian Leonardi, un disoccupato di 40 anni. Aspettavano una bambina: Giulia che non ha mai potuto abbracciare quella mamma che già la coccolava e la chiamava, accarezzandosi il pancione come molte di voi hanno fatto e stanno facendo in questo momento.

La sua vita è stata spezzata da un atto spregevole di rabbia e follia. La coppia viveva un momento di difficoltà per problemi economici, dovuti anche al fatto che il marito era senza lavoro. Una condizione non rara purtroppo, come può succedere nella vita che può essere fatta di alti e bassi. L’arrivo della bambina poteva rappresentare un punto di forza, una speranza in un futuro migliore e anche un motivo di unione maggiore e invece tutto si è concluso nel peggiore dei modi…

Come si sono svolti i fatti: mamma uccisa senza pietà e senza una ragione

Il 19 gennaio scorso Eligia Ardita aveva invitato per cena i suoi genitori e poco dopo le 21 la serata si era conclusa e la donna era rimasta sola con il marito. Questi aveva espresso l’intenzione di uscire con gli amici come era solito fare, lasciando spesso Eligia sola. La mamma si era opposta, forse aveva con fatica raccolto un po’ di coraggio per esprimere la sua sofferenza e il suo disagio nel sentirsi spesso abbandonata e insiste perché lui resti. Forse sono bastati questi pochi attimi di contrarietà per scatenare la furia cieca del marito.

I vicini avevano sentito delle grida ma erano abituati a sentire i litigi dei due.

Christian la colpisce ripetutamente alla testa, Eligia vomita e sviene, segue un arresto cardiaco che non la farà più riprendere. La piccola Giulia segue la tragica fine della mamma, le due rimarranno abbracciate, l’una dentro l’altra, per sempre.

mamma uccisa dal marito

Eligia Ardita e il marito Christian Leonardi

L’orribile messinscena del marito della mamma uccisa

Non finisce qui e non c’è fine al peggio quando il marito trascina la mamma uccisa sul letto, con una freddezza inimmaginabile ripulisce la scena del delitto e chiama il 118, presumibilmente dopo circa un’ora. Una voce fredda e lucida parla con l’operatore dicendo di aver trovato la moglie priva di sensi a letto, probabilmente a seguito di un malore ed era stato svegliato da un rantolo. Arriva subito un’ambulanza che constata la morte di Eligia e corre verso l’ospedale per cercare di salvare la bimba con un cesareo ma è tutto inutile…

Questa versione non aveva mai convinto i genitori di Eligia, in particolare il padre, che fin da subito si è mostrato sospettoso nei confronti del genero, tanto da convincere gli inquirenti ad indagare.

Il marito non aveva seguito la moglie in ambulanza ma aveva detto ai paramedici di voler rimanere a casa per sistemarla e vestirsi, una giustificazione che si commenta da sola, tanto più che era già vestito! Le indagini avevano già sollevato sospetti quando il letto dove era stata adagiata la donna era stato trovato pressoché intatto e la povera Eligia era stata trovata in una posizione innaturale: coperta dal lenzuolo con le braccia incrociate sul petto vestita solo con un maglione a collo alto e non il pigiama.

Eppure per sviare i sospetti il marito aveva addirittura sporto denuncia per malasanità, sostenendo che si poteva salvare Eligia e che i colpi alla testa fossero stati causati dall’ambulanza…

Le indagini svolte, i risultati dell’autopsia ed in ultimo un ulteriore sopralluogo a casa della coppia da parte dei Ris di Messina che hanno trovato tracce di colluttazione e di occultamento di prove hanno incastrato Christian che ha finalmente confessato.

Stanno emergendo anche ulteriori particolari inquietanti e pare che forse la mamma uccisa avesse anche scoperto una relazione extraconiugale del marito e non si escludono per ora eventuali complici.

mamma uccisa Eligia Ardita

Ricordiamo così Eligia, la mamma uccisa orrendamente dal marito

Le parole che accompagnano in queste ore un post sui social per ricordare la mamma uccisa, riportano un pensiero che vogliamo condividere con voi e sentiamo fortemente, nel cuore gonfio di commozione, senza riuscire a non pensare ad Eligia come ad una mamma come noi, che non ha potuto godere della sua maternità, il cui desiderio di vedere la sua piccola è stato troncato per sempre… insieme alla sua vita in cui aveva riposto tante piccole speranze e progetti.

Questa era Eligia.

Eligia era incinta di 8 mesi della piccola Giulia, riuscita ad avere dopo tanti tentativi.
Una sera di pochi mesi fa, Eligia si trovava sul divano e ha avuto una litigata con suo marito perché lui, un uomo sposato, pretendeva, come ogni sera, di uscire con i suoi amici, piuttosto che stare a casa con sua moglie incinta.
Christian, stanco delle richieste di attenzione della moglie, ha deciso di farla tacere per sempre.
Così quella sera ha cominciato a prendere a calci e pugni Eligia, fino a causarle il riflesso di vomito, che ha prontamente bloccato occludendole le vie aeree fino a causare il soffocamento meccanico di sua moglie e l’aborto di sua figlia.
Successivamente ha trascinato sua moglie in bagno e l’ha pulita dalle tracce di vomito e cambiato la biancheria intima bagnata dai liquidi causati dall’aborto. Dopo 40 minuti ha chiamato i soccorsi e mentre i medici portavano Eligia in ospedale cercando almeno di salvare la piccola in grembo, lui ha detto che doveva restare a casa per “dare una sistemata” prima che arrivassero altre persone.
La bambina è nata morta.
Dopo 8 mesi nei quali Il signor Christian aveva incolpato i medici di mala sanità, il 19 settembre ha confessato di aver ucciso sua moglie e sua figlia perché lui non poteva uscire con gli amici.
Mi chiedo se questo è un uomo.”

Non ci resta che rivolgere un abbraccio in cielo, o ovunque siano, Eligia e la sua piccola Giulia che possano ora finalmente stare insieme in pace visto che giustizia è stata fatta, ci stringiamo con commozione al dolore della famiglia.

Fonte: Il Tirreno, Il Messaggero



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