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Bimbo Muore Incastrato in un Calesse Portato da un Asinello

di Gioela Saga

20 Maggio 2016

Aveva solo 8 anni il piccolo che qualche giorno fa ha perso la vita in un fatale ed imprevedibile incidente mentre si trovava su un calesse trasportato da un mite asinello: un bimbo muore per una passeggiata che era un’abitudine consolidata e tranquilla. Una notizia che lascia sgomenti e senza parole.

Bimbo muore incastrato in un calesse mentre faceva una passeggiata

bimbo muore incastrato in un calesse

Vanni Di Mauro viveva a Rosolini, un paesino in provincia di Sirausa e spesso saliva sul calesse di proprietà del suo vicino di casa di 60 anni che lo adorava, per fare una passeggiata tra le campagne dei dintorni, in contrada Timparossa, proprio sulla strada provinciale che porta verso Cozzo Cisterna, una strada comunque periferica. Così è stato fatalmente anche domenica sera quando il piccolo è salito festoso come al solito sul calesse trasportato da un asinello che non aveva mai dato problemi.

Invece quella sera, improvvisamente ed ancora inspiegabilmente, l’animale si imbizzarrisce e inizia una folle corsa.

L’uomo cade a terra mentre i bimbo muore incastrato nel calesse e trascinato fino in contrada “La Torre” per poi schiantarsi contro un trattore e una jeep, parcheggiati lungo la strada, con gravi traumi tra cui uno fatale alla testa. Per il proprietario del calesse invece ci sono state solo modiche fratture. Immediatamente sono intervenuti i mezzi di soccorso e i carabinieri ma purtroppo per Vanni non c’è stato nulla da fare.

Il nonno del bambino, un artigiano conosciuto che abita in zona, è stato uno dei primi ad accorrere. Tutta la città si stringe attorno alla famiglia e il sindaco ha fatto le condoglianze ufficiali ai genitori. E’ stata comuque aperta d’ufficio un’indagine da parte della Procura delle Repubblica di Siracusa per accertare i fatti nel dettaglio.

bimbo muore incastrato nel calesse

Bimbo muore incastrato in un calesse guidato da un asinello: il cordoglio della città al funerale

La piccola bara bianca al funerale è stata salutata da una chiesa gremita che si è stretta intorno al dolore della famiglia per una tragedia così improvvisa e fatale.

Immaginiamo il senso di colpa dei genitori che rappresentano ognuno di noi in questa casualità funesta in cui il destino si è davvero scagliato contro questo piccolo bambino indifeso.

Del resto l’imprevedibilità dei fatti contingenti non può far emergere colpe specifiche: il bimbo muore ma la passeggiata era una routine, il vicino di casa una persona affidabile e il mezzo ritenuto da chiunque assolutamente sicuro.

Il sacerdote della città ha avuto parole di conforto molto sentite che vogliamo riportare per concludere con una riflessione profonda l’accaduto:

“Ci troviamo davanti qualcosa che umanamente sconvolge tutto. Ci domandiamo perché Dio permette la morte di un bambino. Questo interrogativo non ha risposta. In questo momento facciamo molta fatica ad accettare e soprattuto comprendere il progetto di Dio. Ecco allora che la fede ci permette non solo di vedere oltre ma ci dà la forza e la capacità di reagire e dare un senso a quanto successo. Il nostro Padre celeste voleva un sorriso nella sua casa in Paradiso, voleva un nuovo Angelo, un nuovo messaggero d’amore per tutti noi”.

bimbo muore incastrato nel calesse

All’uscita dalla chiesa, Vanni, accompagnato da tutti i suoi compagni di scuola visibilmente commossi, è stato salutato anche da decine di palloncini bianchi.

 

Fonte: Repubblica



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