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Vittime di Rigopiano: le autopsie rivelano come sono morte

Vittime di Rigopiano: la maggior parte avrebbe perso la vita subito, qualcun altro è stato tramortito dal forte urto ed è sopravvissuto per pochissimo tempo

di Federica Federico

02 Febbraio 2017

Vittime di Rigopiano: le autopsie rivelano come sono morte

Con la distruzione dell’Hotel di Farindola si è consumata una tragedia difficile da superare: 29 sono le vittime di Rigopiano, vite rimaste sommerse e sopraffatte dalla slavina. La neve, così candida e bella da vedere, ha inghiottito donne e uomini, genitori, figli, portando via futuro e amori.

Come sono morte le vittime di Rigopiano

Le 29 vittime di Rigopiano non possono essere dimenticate, la giustizia sta facendo il suo corso. 

 

Dai referti autoptici emergerebbe la conferma di una morte veloce. Secondo le ultime indiscrezioni giornalistiche, le vittime di Rigopiano travolte dai detriti dell’Hotel schiacciato e spazzato via dalla slavina si sarebbero spente in tempi molto brevi. In questo senso le evidenti difficoltà nel raggiungere i corpi non avrebbero cambiato nulla: un destino atroce ha voluto che 29 vite si spegnessero velocemente.

Tutte le difficoltà dei soccorritori sono state determinate dalle condizioni meteorologiche altamente avverse, ma è giusto che si sappia che le vittime di Rigopiano probabilmente non potevano essere tratte in salvo: sono state “tramortite e uccise rapidamente”, è questo quanto racconterebbero i cadaveri.

Ipotermia, schiacciamento o asfissia

Delle 29 vittime di Rigopiano la maggior parte avrebbe perso la vita subito morendo per effetto dello schiacciamento; qualcun altro è sopravvissuto per pochissimo tempo ma tramortito dai detriti e dagli eventuali traumi da urti.

 

Schiacciamento, asfissia e traumi gravi e gravissimi sarebbero le concause dei veloci decessi e sarebbero le cause della immediata o quasi immediata perdita di coscienza delle vittime.

Valanga di Rigopiano: le indagini

Le indagini giudiziarie continuano, sono stati sequestrati i cellulari delle vittime di Rigopiano. Lo scopo che gli inquirenti stanno perseguendo, anche attraverso il sequestro dei telefonini (contenenti messaggi, foto e video, tutti relativi alle ore della tragedia), è quello di ricostruire le condizioni in cui si trovavano le vittime (anche in termini di consapevolezza della pericolosità della situazione meteorologica).

 

Il sindaco di Farindola ha dichiarato sin da subito di non avere ricevuto la comunicazione relativa al rischio valanghe di entità 4 su 5.

 
 

Articolo aggiornato al 16 Gennaio 2024



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