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Tommaso Onofri: appello della mamma di Tommy

di Maria Corbisiero

25 Ottobre 2017

<< Sono passati solo 11 anni e c’è chi comincia il reinserimento, chi chiede i permessi premio… Questa è la giustizia>>.

Questa è la giustizia… parole dure quelle di Paola Pellinghelli, uno sfogo che racchiude l’immenso dolore per il figlio perduto e la rabbia nel vedere i suoi assassini presto liberi.

Tommaso Onofri: appello della mamma di Tommy.

Tommaso Onofri: appello della mamma di Tommy

Il piccolo Tommaso Onofri, da tutti conosciuto come Tommy, è stato brutalmente ucciso il 2 marzo del 2006.

Il piccolo, che all’epoca dei fatti aveva appena 18 mesi ed era malto di epilessia, era stato prelevato dalla sua abitazione sita nel parmense, in località Casalbaroncolo. L’intento dei rapitori era quello di chiedere un riscatto alla famiglia.

 

Purtroppo però la situazione si aggravò nei successivi 20 minuti: spaventati da alcuni lampeggianti e dal continuo pianto di Tommaso Onofri, i rapitori si rifugiarono in una boscaglia e uccisero brutalmente il bambino nascondendone il cadavere.

 

Dopo quasi un mese di indagine, il 2 aprile, furono accusati dell’assassinio di Tommy il muratore reo confesso Mario Alessi (che durante l’inchiesta si scoprirà essere un pluripregiudicato), la sua compagna Antonella Conserva e il loro complice Salvatore Raimondi, ex pugile con precedenti penali, condannati rispettivamente all’ergastolo, a 24 anni di reclusione e 20 anni di carcere.

Tommaso Onofri: appello della mamma di Tommy

A distanza di 11 anni da quella tragica notte, la mamma di Tommaso Onofri lancia un disperato appello affinché nessuno dei tre abbia la possibilità di uscire dal carcere.

Intervistata da NewsMediaset, la mamma di Tommy ha dichiarato:

<<Alessi e gli altri sono un grandissimo problema […] Alessi dice che è stato Raimondi, Raimondi dice che è stato Alessi, a questo punto chi è stato poco importa. I delinquenti sono tre e devono pagare tutti e tre in egual misura>>.

La donna chiede che non vengano dati loro dei permessi premio, pretende giustizia per quel figlio al quale è stato impedito di crescere, un bambino che oggi avrebbe dovuto frequentare le scuole medie e i cui unici problemi sarebbero stati i primi innamoramenti.

 

Fonte: Tgcom24



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