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Oscar Pistorius: condanna a 13 anni per l’omicidio di Reeva

di Federica Federico

25 Novembre 2017

Oscar Pistorius è stato condannato a 13 anni per l’omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp, la pena è stata raddoppiata in appello dove i giudici hanno accolto e riconosciuto l’accusa di omicidio volontario.

 

Nella notte di San Valentino del 2013, precisamente la notte tra il 13 e il 14 febbraio, Oscar Pistorius impugnò una pistola e sparò quattro colpi contro la porta del bagno. Fu così che Reeva Steenkamp, allora compagna e convivente di Pistorius, perse la vita.

 

 

La porta del bagno, attraversata dai proiettili, era chiusa. Stando alla linea difensiva, l’intento del noto atleta era quello di fermare chi si stava nascondendo all’interno del bagno: Oscar Pistorius ha sempre dichiarato di avere agito con la convinzione che qualcuno si fosse introdotto in casa.

 

Proprio in ragione di questa linea difensiva il processo contro l’atleta ebbe inizio nel marzo del 2014 come involontary manslaughter, ovvero come omicidio colposo.

 

Oscar Pistorius e Reeva Steenkamp appello condanna

Oscar Pistorius è stato una legenda dell’atletica: nato con una grave malformazione, all’età di 11 mesi subì un’operazione chirurgia che gli portò via gran parte degli arti inferiori e l’intera struttura dei piedi.

 

Oscar Pistorius da piccolo

Oscar Pistorius da piccolo

Funzionalmente, a causa della malformazione congenita con cui era nato, Oscar Pistorius non aveva entrambi i peroni e la struttura scheletrica, muscolare e articolare dei piedi era fortemente compromessa.

 

Lo sport è stato il rifugio e l’approdo di Oscar Pistorius sin dall’adolescenza. Prima il rugby e la pallanuoto, poi l’atletica leggera, a cui arrivò dopo un infortunio vivendola dapprima come terapia di riabilitazione.

 

L’atletica leggeraha reso Oscar Pistorius una legenda, complici le protesi in fibra di carbonio fu soprannominato “l’uomo più veloce senza gambe”

 

Ma questo supereroe in carne ed ossa ha perso ogni gloria macchiandosi del delitto della fidanzata. Prima di ricordarlo come l’atleta amputato che ha sfidato e vinto i normodotati, tutti pensano a lui come ad un assassino.

 

La famiglia della fidanzata non si è mai arresa all’idea che la pena per questo omicidio fosse non commisurata al reato né si è mai arresa alla condanna per omicidio colposo.

 

I procuratori di stato e il collegio difensivo che rappresenta la famiglia Steenkamp si sono rivolti all’Alta Corte d’Appello chiedendo una condanna per omicidio volontario senza attenuanti. Una condanna siffatta avrebbe preteso, secondo le leggi del Sudafrica, una pena minima 15 anni di reclusione.

Oscar Pistorius  processo omicidio Reeva Steenk condanna appello

Oscar Pistorius, che ha già scontato un anno di detenzione, è stato condannato in appello a 13 anni e 5 mesi di carcere. La notizia è di queste ore.

 

In questi anni, fatti di ricostruzioni, processi, verità e linee difensive e accusatorie da sostenere e comprovare, i giudici hanno accolto la richiesta dei procuratori e della famiglia Steenkamp riconoscendo nel delitto i profili dell’omicidio volontario ma, contemporaneamente, hanno accordato a Oscar Pistorius una pena inferiore ai 15 anni riconoscendogli delle attenuanti.

 

15 non sono nulla in confronto a una vita spezzata a 30 anni, tuttavia la famiglia Steenkamp ha accolto con favore questa sentenza, rispetto a quella di primo grado raddoppia la pena detentiva. In primo grado Oscar Pistorius era stato condannato a 6 anni.

 

Attraverso la stampa l’avvocato degli Steenkamp fa sapere che i famigliari di Reeva “sentono che è stata fatta giustizia. Adesso può riposare in pace”.



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