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Marco Longo, calciatore dell’Aglianese: morto a 32 anni

di Redazione VitaDaMamma

07 Marzo 2018

Oggi – nello stesso giorno in cui viene allestita la camera ardente per Davide Astori, che riceverà l’ultimo saluto degli ammiratori e dal mondo del calcio a Coverciano – nella chiesa di San Pietro a Iolo (una frazione di Prato) sarà celebrato il funerale di Marco Longo, il calciatore morto nella notte di martedì dopo una lunga e estenuante battaglia contro un male incurabile.

Marco Longo giocatore

Marco Longo, di professione faceva l’attaccante e si era accasato nell’Aglianese (club del Pistoiese che milita in Eccellenza).

Da un anno e mezzo era amaramente diventato un “ex calciatore” perché un male incurabile lo aveva costretto a lasciare il campo da gioco.

 

Due nomi del calcio così lontani per categoria e fama (Marco Longo ha vissuto la sua carriera solo nel calcio dielttantistico) si incrociano nel più amaro destino per una coincidenza di tempo:

 

Davide Astori, capitano della Fiorentina, è morto nella notte tra sabato e domenica scorsa; Marco Longo, attaccante dell’Aglianese, è morto martedì notte.

 

Ebbene questa triste casualità fa riflettere su come la passione caratterizzi le persone destando ugualmente commozione a prescindere dai colori, dalla categoria di appartenenza e dalle circostanze.

Resta il fatto che se ne sono andati anzitempo due testimoni fieri e leali di uno sport bello e molto amato.

 

Marco Longo

Marco Longo lascia la sua compagna Silvia, con la quale viveva da circa 3 anni a Seano nel Comune di Carmignano (provincia di Prato).

 

Il giovane giocatore aveva indossato la maglia del Poggio a Caiano, club giovanile dove aveva mosso i primi assi; poi aveva vestito le casacche di Vaianese e Maliseti prima di trasferirsi stabilmente all’Aglianese.


Vogliamo ricordarlo con le parole dei suoi compagni di gioco: “Era una persona genorosa e di cuore – ha dichiarato Juri Raimondo giocatore dell’Aglianese -. Era un lottatore in campo e segnava tanti gol. Lo conoscevo da sempre, anche prima del calcio. E’ un dolore immenso.



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