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Ragazza uccisa dal treno: ipotesi suicidio

di Federica Federico

06 Aprile 2018

Si chiamava Beatrice, la ragazza uccisa dal treno a soli 15 anni, finita tra le rotaie e travolta dal convoglio che doveva portarla a scuola. Erano circa le 7:00 del mattino e in stazione, sullo stesso binario, con lei c’erano altri studenti e compagni di liceo.

Ragazza uccisa dal treno

Dalle telecamere di sicurezza della stazione di Porta Susa è emersa, con una apparenza gravosa e dolorosissima, un’ipotesi diversa sul presunto incidente:

 

l’ipotesi che col passare delle ore si sta facendo certezza è che la ragazza si sia spinta verso il treno in corsa volontariamente.

 

La ragazza uccisa dal treno a Torino si è suicidata? Voleva morire perché non sopportava il peso emotivo e sociale della sua obesità?

 

Beatrice I. aveva liberato tutto il suo dolore nelle pagine di un diario che gelosamente conservava a casa, nella sua stanzetta (proprio lì lo hanno trovato gli investigatori) e aveva scritto: “Sono troppo grassa” .

 

Emblematica l’ultima pagina del diario, insieme alla richiesta di scuse ai genitori, la parola “Addio”.

 

Del diario e delle parole scritte da Beatrice dà notizia la stampa mentre la pagina Facebook della ragazzina (fonte della foto di copertina) si è trasformata in una pagina in memoria.

 

Le immagini delle telecamere di sorveglianza aprono alla più scioccante delle eventualità: il suicidio. I video esaminati mostrerebbero che la giovane è arretrata intenzionalmente, non per una distrazione né per una spinta, muovendosi verso il treno nel momento stesso dell’arrivo della locomotiva.

 

Il pensiero va al dolore dei genitori. Questa vicenda, laddove la dinamica venisse confermata, dovrebbe diventare un monito a tutti: la società dovrebbe imparare ad accogliere i dolori dei giovani, sopratutto nel difficile frangente dell’adolescenza dove le fragilità sono vissute dai ragazzi in opposizione al mondo adulto, in silenzio, in un isolamento che diventa paura.



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