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Papà morto nel mercatino di Natale di Strasburgo: teneva il figlio per mano

3 persone sono morte sotto i colpi d’arma da fuoco sparati da Cherif Chekatt nel mercatino di Natale di Strasburgo, un’altra persona è in stato di in morte cerebrale, 5 sono i feriti gravi ed 8 i feriti lievi: una strage in cui ha perso la vita anche un ...

di Federica Federico

14 Dicembre 2018

3 persone sono morte sotto i colpi d’arma da fuoco sparati da Cherif Chekatt nel mercatino di Natale di Strasburgo, un’altra persona è in stato di in morte cerebrale, 5 sono i feriti gravi ed 8 i feriti lievi: una strage in cui ha perso la vita anche un papà raggiunto da un colpo di pistola alla nuca, a distanza ravvicinata e mentre teneva per mano suo figlio.

 

Il papà morto nel mercatino di Natale di Strasburgo è stato colpito alla nuca dopo che il killer gli ha battuto la mano sulla spalla come a volerlo chiamare. Il racconto si fa ancora più scioccante se si pensa che portava per mano uno dei suoi figli e il bambino ha visto ogni cosa.

 

papà morto nel mercatino di Natale di Strasburgo

 

Il papà morto nel mercatino di Natale di Strasburgo si chiama Kamal, è stato ucciso mentre teneva il figlio per mano.

 

Era mano nella mano con uno dei suoi figli quando l’attentatore gli ha sparato alla testa.

 

Un uomo gli ha battuto la mano da dietro sulla spalla, dicendogli: Hei signore!. Lui si è voltato e ha preso una pallottola in testa. E’ caduto a terra mentre teneva ancora per mano il figlio, è inumano“, il racconto da brividi è stato fatto dal cugino Sebastien e riportato dalla stampa.

Kamal era un profugo afghano di circa quarant’anni, viveva in Francia da 15 anni e lavorava in un garage di Strasburgo.

 

Martedì sera aveva chiesto di uscire in anticipo proprio per donare alla famiglia un momento di intimità immersi nell’atmosfera del Natale, così aveva portato la moglie e i tre figli a fare una passeggiata al mercatino.

 

Kamal è il ritratto dell’atrocità del terrorismo: “E’ scappato da un paese in guerra per sfuggire alle pallottole, ma una pallottola lo ha raggiunto anche qui dove cercava pace e tranquillità“, con queste poche parole il cugino sintetizza una vita giusta e sacrificata e una morte ingiusta e atroce.

 


Nota per il lettore: l’immagine social del bambino è una foto meramente di repertorio.



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