La sigla MADI è acronimo di Modulo Abitativo a Dispiegamento, questa tecnica di costruzione consente di “dispiegare” (e eventualmente ampliare) una mini casa, cosiddetta modulo abitativo, in appena sette ore. Per la realizzazione di moduli siffatti è sufficiente un terreno livellato (non occorre alcun massetto di appoggio).
MADI è una casa a basso costo, “portatile”, espandibile e a impatto ambientale zero.
Il modulo è adatto per la realizzazione di edifici abitativi e a uso sociale, l’utilizzo di queste case a basso costo si presta anche all’esigenza di creare aree abitative provvisorie, persino in caso di calamità naturali e conseguenti situazioni di emergenza logistica.
Case a basso costo, si costruiscono in 7 orse e resistono ai terremoti.
L’impatto ambientale è pari a zero:
- basta un terreno ben spianato, senza basamento di cemento,
- il sistema di edificazione non è invasivo per il territorio,
- il legno di cui il fabbricato si compone è ecologico,
- i moduli danno garanzia antisismica,
- le case a basso costo e impatto ambientale sono personalizzabili, su richiesta possono essere dotate di imitanti fotovoltaici.
Il tempo necessario per l’assemblaggio in loco è di circa sette ore, l’abitabilità è garantita in 48 ore, si va da moduli di 27 metri quadri a moduli di 70, e i costi sono contenuti: si aggirano tra i 28mila e i 62mila euro.
Progettata dall’architetto italiano Renato Vidal questi moduli abitativi teoricamente consentono di portare una casa ovunque si voglia. Una volta conclusa l’esperienza abitativa o cessata l’esigenza della casa nel luogo ove è stata assemblata, MADI può essere ripiegata e conservata per il prossimo uso abitativo, ovviamente va custodita in un magazzino.
Case a basso costo senza basamento di cemento e “portatili”, com’è possibile?
L’ancoraggio al terreno è assicurato da un sistema innovativo con fondazioni a palafitta, non invasive per il suolo. MADI garantisce un recupero del terreno pari al 100%.