La bambina sale con i piedi sul wc e la mamma impugna il telefono per mostrare al marito quanto “monella” sia quella birichina. Un’insolita scalata che per la madre doveva significare gioia, forza, spensieratezza, conquista dell’inconquistabile. Del resto i bimbi nutrono una passione per il wc, non a caso quando sono piccoli possono arrivare a farvi precipitare dentro qualsiasi cosa.
La bambina sale con i piedi sul wc e la mamma, aspettandosi una spiegazione fiabesca, le chiede perché lo ha fatto.
La rivelazione di questa bambina sciocca la giovane madre che, dopo aver scattato una foto all’apparenza lieta, si trova costretta a sfogare su Facebook un dolore che diviene ansia e paura nel cuore di una mamma.
“Ho scattato questa foto perché inizialmente ho pensato che fosse divertente. Stavo per mandarla a mio marito per dimostrare che la nostra piccola birichina di tre anni ne aveva combinata un’altra delle sue.”
Così esordisce la mamma della piccola. Nei passaggi successivi del suo post, divenuto virale su Facebook, la donna chiarisce che la bambina non aveva intenzioni ludiche, per ammissione esplicita della piccola, le sue gambe, le sue braccia e il suo cervello si stavano allenando per sostenere una possibile emergenza: a scuola, infatti, le avevano insegnato che in caso di sparatoria all’interno dei locali scolastici è necessario fuggire. Nell’impossibilità di raggiungere l’uscita perché bloccati in bagno il comportamento da ricordare e tenere è preciso: chiudere la porta del bagno e salire con i piedi sul wc facendo silenzio e stando bene attenti a non scivolare.
Bambina sale con i piedi sul wc, la mamma scopre che non sta giocando ma sta simulando una difesa, la peggiore che un bimbo possa figurare nella sua mente e nel suo cuore.
“Nel momento in cui mi ha detto cosa stava facendo il cuore mi è andato in frantumi. Stava facendo una prova di isolamento, così come le era stato insegnato durante un’esercitazione alla scuola materna: faceva ciò che si dovrebbe fare se si resta bloccato in un bagno durante una sparatoria a scuola.”
La mamma accusa il sistema di infondere nei bambini paure capaci di strappare dal cuore dei piccoli l’innocenza: la scuola dovrebbe essere percepita e vissuta dai bambini come una fiaba, un mondo sicuro, un nido in cui rifugiarsi. E’ ingiusto che a causa dell’ampia disponibilità di armi nel paese e della loro facile circolazione qualcuno possa, anche solo in potenza, penalizzare l’innocenza dei bambini e ledere la loro purezza.
Questa mamma, dinnanzi alla figlia che sale con i piedi sul wc, si chiede se un bambino di 3 anni appena possa immaginare gli spari, possa cercare di stare in silenzio bloccando nel cuore l’immaginata paura, possa essere pronto ad addestrarsi ad un arrampicata per nascondersi e possa preoccuparsi di non lasciare che nemmeno un piede scivoli dal water. Tutto ciò pensando alla morte, eventualmente anche alla propria.
E’ giusto tutto questo? Non sarebbe più giusto, in nome della sicurezza dei bambini e del loro equilibrio mentale, limitare la circolazione delle armi da fuoco? Tu, da mamma, cosa ne pensi?