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Neonato affetto da un grave disturbo: soffre di autocombustione

di Fabiana Cipro

12 Agosto 2013

Il neonato affetto da combustione umana spontanea

Rahul è praticamente ‘andato a fuoco’ quattro volte da quando è nato due mesi e mezzo fa. I medici dicono che è a causa di una rara condizione chiamata combustione umana spontanea (SHC). Il disordine da cui è affetto, è stato riscontrato solo su 200 persone in tutto il mondo negli ultimi 300 anni, il bambino è in trattamento presso Kilpauk Medical College (KMC) Hospital.

Rahul aveva solo nove giorni quando ha “preso fuoco”, alla presenza di sua madre Rajeshwari, che lo ha guardato incredula in quanto non vi era alcuna fonte incendiaria nelle vicinanze. Lo ha portato al Villupuram Medical College, da dove il bambino è stato dimesso tre giorni dopo. Una volta tornato a casa, ha subito di nuovo delle ustioni. “I medici dicono che è un bambino sano e i suoi organi non hanno alcun problema. L’ultima volta che ha preso fuoco è stato due settimane fa, e questa volta dalla testa ai piedi, ha detto al The Times of India mamma Rajeshwari che proviene da un villaggio vicino Tindivanam.

Il pediatra Dott. Narayana Babu, che ha in cura Rahul, ha detto che il bambino emette alcuni gas altamente combustibili attraverso i pori della sua pelle, che gli fanno prendere fuoco, aggiungendo di “non aver ancora individuato il gas“. Il caso ha sbalordito i medici della città. Ci sono molte teorie circa questa condizione poco conosciuta, che vanno da un alto contenuto di acetone nel corpo fino al paranormale. Alcuni dottori dicono che ognuno di noi ha certa quantità di alcol presente nel sangue e quando il suo contenuto è alto, si combina con i gas nel corpo, provocando ustioni.

Più di 20 anni fa, abbiamo visto un caso simile su un uomo di 23 anni, ma non era stato documentato“, ha detto il dottor Jayaraman, ex capo dell’unità di ustioni del KMC. “Nel mondo ci sono diverse teorie sulla combustione umana spontanea, ma sono molto vaghe e non sostenute da prove scientifiche. Anche se non esiste una cura particolare per questa patologia, può essere trattata come una normale ustione“.

Il Dr Kalpesh Gajiwala, uno specialista delle ustioni presso il Tata Memorial Hospital di Mumbai, ha detto che è sorprendente che sia successo a un bambino in un paese dove i neonati vengono allattati al seno. Impossibile che il latte materno possa convertirsi in metano. “Un’ipotesi plausibile per la SHC è che alcuni particolari batteri dell’intestino convertano il cibo in metano, sostanza combustibile”. Una piccola scintilla, che non deve essere da nessuna parte nelle vicinanze del bimbo, potrebbe innescare il fuoco, ha detto il medico. “Diciamo che se il bambino è coperto con un panno di seta che può generare elettricità statica, il gas combustibile e l’energia elettrica potrebbero provocare un incendio“, ha concluso il dottore aggiungendo: “Il neonato non deve stare in prossimità di sostanze infiammabili. E’ meglio se è tenuto in un luogo freddo“.

Visibilmente preoccupato è il padre del bimbo, Karnan, che ha dichiarato al The Indian Express: “Come famiglia siamo veramente preoccupati perché gli abitanti del villaggio sono impauriti e ritengono che nostro figlio sia sotto il controllo di un demonio che innesca il fuoco“.



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