Veronica Panarello confessa ad una psicologa la scioccante verità dietro l’ omicidio di Loris Stival: il bambino sarebbe stato ucciso dal nonno paterno, perché era il suo amante (Andrea Stival si difende)
Che l’ omicidio di Loris Stival si fosse consumato tra le mura domestiche è indubbio, ciò che sfugge ancora agli inquirenti è il movente, probabilmente nato dalla famiglia e da quel coacervo di rapporti affettivi che la caratterizza.
L’Ansa nella sua rubrica di Cronaca, appena 41 minuti dopo lo scoccare della mezzanotte di oggi, 12 febbraio 2016, ha pubblicato una notizia scioccante:
secondo una confessione rilasciata da Veronica Panarello ad una psicologa, il responsabile dell’ omicidio di Loris Stival sarebbe il nonno paterno, e la motivazione risiederebbe in una relazione amorosa tra suocero e nuora.
“Loris lo ha ucciso mio suocero, Andrea Stival. Ho ricordato tutto quando sono andato a trovarlo al cimitero, ma non l’ho detto prima perché avevo paura che uccidesse anche il bimbo più piccolo“. Il movente: “eravamo amanti“. (Fonte della dichiarazione Ansa )
E’ credibile l’ipotesi che il responsabile dell’ omicidio di Loris Stival sia il nonno paterno? E il movente confessato da Veronica è fondato?
Secondo quanto riportato dalla fonte stampa, Veronica Panarello ha chiesto alla direzione della prigione di informare la Procura, tuttavia, quando il Pm è andato a raccogliere la testimonianza della donna, lei non avrebbe dichiarato nulla di rilevante.
Ecco da dove nasce la nuova confessione choc di Veronica Panarello circa l’ omicidio di Loris Stival, il suo bambino di 8 anni:
nel mese di gennaio Veronoca Panarello confessa ad una psicologa che la segue in carcere che l’ omicidio trova ragione in qualcosa che il piccolo Loris “aveva visto e che non doveva vedere”, è allora che “ammette” di avere avuto una relazione amorosa con suo suocero. In seguito attribuisce al nonno l’ omicidio di Loris Stival.
In un primo momento Veronica avrebbe dichiarato di aver trovato Andrea Stival in casa sua, l’uomo sarebbe stato già lì quando la mamma rientrò dopo avere accompagnato il figlio più piccolo in ludoteca, e il nonno aveva già ucciso il bambino;
in un secondo momento la versione di Veronica Panarello cambia, la mamma avrebbe dichiarato di avere incontrato il nonno mentre rincasava, dopo aver condotto a scuola il figlio piccolo. Andrea Stival sarebbe salito in auto e si sarebbe steso sul sedile posteriore per non essere visto, poi, una volta a casa, la tragedia. Loris minacciava di rivelare al papà la relazione tra nonno e mamma e per questo l’uomo lo avrebbe ucciso usando un cavo elettrico e costringendo la Panarello a legargli le mani con delle fascette per farlo stare fermo. La coppia si sarebbe poi liberata del corpo.
Veronica Panarello, pur conscia da tempo dei dettagli dell’ omicidio di Loris Stival, non avrebbe parlato per proteggere il figlio più piccolo.
Il nonno Andrea si dichiara sereno e sottolinea come la sua posizione sia già chiara agli occhi degli inquirenti, per di più nessuna telecamere di sorveglianza ha mai ripreso l’uomo in prossimità di casa Stival quel giorno.
“La ricostruzione di Veronica Panarello – afferma il legale di Andrea Stival – è assolutamente irrilevante, frutto della sua fantasia, e non lo dico io, ma lo dicono gli atti del processo e le indagini che hanno escluso responsabilità di Andrea Stival. Lo dimostrano i tabulati telefonici e la testimonianza della sua compagna, Andreina. Veronica Panarello ha sposato una tesi giornalistica e l’ha fatta propria. Una relazione tra loro? Tutto falso, una grande bugia. L’ennesima”. (Fonte della dichiarazione Ansa )