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Alga Tossica: 130 Intossicati, Pesca e Agricoltura Bloccate

di Federica Federico

26 Luglio 2016

Nausea, vomito, diarrea, crampi allo stomaco, emicrania e eruzioni cutanee, lacrimazione eccessiva, febbre, dolori agli arti, spasmi muscolari e difficoltà respiratorie, sono questi i sintomi che possono derivare dal “contatto” con un’ alga tossica.

Un’alga batterica e velenosa ha completamente invaso il lago Utah negli Stati Uniti provocando intossicazioni, fermando la pesca e limitando l’agricoltura:

130 persone intossicate; contaminate dall’alga tossica ben 150 miglia quadrate di lago con enormi conseguenze sull’agricoltura e sulla pesca; impossibile la balneazione in tutto lo specchio d’acqua.

La fioritura dell’alga tossica non è inusuale. E in realtà sono molti gli specchi d’acqua in cui, complice anche la siccità e l’abbassamento del livello delle acque, con le temperature elevate dell’estate si possono sviluppare microorganismi non innocui per l’uomo.

alga tossica effetti

Ciò che colpisce nel caso dell’alga tossica del lago Utah è l’estensione della fioritura e l’impossibilità di fronteggiare il batterio con rimedi “farmacologici”.

Le immagini del Lago Utah sono se possibile spettacolari: lo specchio d’acqua è diventato completamente verde, al momento è come un enorme letto di alghe.

alga tossica foto lago

Il lago Utah, geograficamente posto ad ovest del fiume Mississippi, è uno dei più grandi specchi d’acqua dolce del mondo. Il valore che ha per l’uomo è enorme:

  • i campi circostanti sono altamente coltivati, dedicati alla coltivazione di pomodori e mais danno lavoro e cibo, l’ alga tossica ha parzialmente rovinato e rischia di rovinare completamente molti raccolti;
  • lo specchio d’acqua viene sfruttato per la pesca, l’ alga tossica sta impedendo ogni attività di questo tipo;
  • in ultimo, ma non di minore impatto, il lago ospita un gran numero di nuotatori, adesso, però, le sue acque contaminate metterebbero a rischio la salute di chiunque si avvicinasse.

La fioritura dell’ alga tossica è causata da una proliferazione batterica, l’alga del lago Utah è caratterizzata dal colore blu-verde come dall’effetto schiumogeno che lascia sull’acqua.

I batteri hanno inquinato anche l’odore dell’acqua, che rappresenta un ulteriore indicatore della buona salute dei bacini dolci e salati.

Al momento è difficile stabilire quanto tempo sopravviveranno le alghe nell’acqua. Data l’enorme incidenza delle coltivazioni nelle aree finitime alla riva, è impossibile pensare a rimedi medicinali per contrastare la proliferazione dell’alga tossica.

Il fenomeno delle alghe tossiche era un tempo tipica delle zone tropicali, oggi non è più così, complice l’innalzamento della temperatura, l’ alga tossica può divenire, ed è in certi casi divenuto, anche un problema dei nostri mari.

Ecco come si riconosce un’ alga tossica (Vita da Mamma dà consigli sommari e raccomanda a ogni lettore di avvisare le competenti autorità in caso di dubbi sulla salute delle acque di laghi, fiumi e mari nostrani):

diciamo subito che la tossicità delle alghe dipende dalla peculiare produzione di tossine non tollerate dal corpo umano, pertanto sono tossiche quelle alghe che generano tossine velenose.

L’avvelenamento umano avviene generalmente per inalazione, sebbene non è escluso che possa avvenire per ingestione di pesce e di molluschi contaminati.

 

In tutti i bacini d’acqua la proliferazione di un’ alga tossica dipende da molti fattori, in primis la temperatura. Come il caso del lago Utah insegna, maggiore è la temperatura e più facile è la proliferazione.

Un’ alga tossica ha caratteristiche tipiche inequivocabili:

  • l’acqua cambia colore, nello specifico la colorazione degli specchi d’acqua dipende dalla natura dell’alga;
  • il bacino d’acqua muta il suo odore;
  • sull’acqua si forma una patina schiumosa e si può accumulare del materiale di consistenza gelatinosa;
  • su rocce e scogli si può formare di una pellicola bruna simile ad una membrana.
  • In genere in presenza di alche tossiche gli organismi marini perdono vigore, per esempio i ricci perdono, totalmente o parzialmente, gli aculei.


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