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Neonata Abbandonata in Spiaggia: Arrestata 23enne

di Maria Corbisiero

31 Marzo 2017

Il 16 febbraio scorso una coppia di turisti tedeschi trovò, nascosto tra la sabbia, il corpicino esanime di una neonata abbandonata in spiaggia a Monopoli mentre stava effettuando una passeggiata lungo il litorale, in zona Cala Monaci.

Il caso fu affidato alla Procura di Bari e i primi rilevamenti vennero effettuati dagli agenti di polizia del commissariato di Monopoli, coordinati dal pm Giuseppe Dentamaro.

 

Oggi, a più di un mese dal ritrovamento della bambina, è stata resa nota la notizia del fermo di una 23enne, presunta mamma della neonata abbandonata in spiaggia, ora accusata di omicidio volontario.

Neonata abbandonata in spiaggia: 23enne accusata di omicidio.

Neonata Abbandonata in Spiaggia: 23enne Accusata di Omicidio

Interrogata come persona informata sui fatti, la donna, una ragazza di 23 anni residente a Castellana Grotte (BA), avrebbe confessato di essere la madre della piccola Chiaraluna – gli agenti avevano così chiamato la neonata abbandonata in spiaggia – e di averla data alla luce proprio sulla spiaggia dove successivamente l’ha abbandonata, causandone così la prematura morte.

 

L’autopsia eseguita dal medico legale del Policlinico di Bari poco dopo il ritrovamento del corpicino ha infatti stabilito che la bambina, al momento della nascita, avvenuta il 15 febbraio, era viva ed in perfette condizioni.

Chiaraluna è deceduta alcune ore dopo a causa del freddo e dell’acqua ghiacciata.

 

Dopo tale confessione, mercoledì 29 marzo gli agenti hanno provveduto a fermare la donna ora accusata di omicidio volontario. Al momento la 23enne, nell’attesa dell’interrogatorio di convalida, si trova nel carcere di Trani.

 

Sarà il test del DNA a confermare se lei è la vera mamma della neonata abbandonata in spiaggia.

Secondo le fonti stampa accreditate, la donna ha dato agli agenti “poche confuse spiegazioni del gesto”, dimostrandosi tutt’oggi ancora confusa.

Intanto le indagini non si fermano, vi è infatti il sospetto che la 23enne sia stata aiutata da qualcuno sia durante il parto che nella fase dell’abbandono della piccola.

Neonata abbandonata in spiaggia: esisteva un’alternativa.

<<Non sapevo come fare>> avrebbe detto la mamma della neonata abbandonata in spiaggia, una donna che, come molte altre, era convinta di non avere alternative.

 

Pochi sanno che in Italia esiste la possibilità di partorire in ospedale gratuitamente restando anonimi e lasciare il bebè dando piena disponibilità ad un eventuale affidamento o adozione.

Una soluzione che può garantire il benessere del bambino e della gestante ma che molte future mamme preferiscono non scegliere per paura di poter essere poi rintracciate.

 

Ma esiste un’alternativa anche al parto anonimo in ospedale, si tratta della culla per la vita, la moderna versione della Ruota degli Esposti.

Neonata Abbandonata in Spiaggia: Arrestata 23enne

Presente in molti ospedali italiani, la culla per la vita è una finestra chiusa visibile all’esterno della struttura ospedaliera presso la quale è installata.

Al suo interno è posizionata una culla dotata di vari dispositivi in modo tale da garantire la sicurezza del neonato non riconosciuto.

Il tutto avviene senza che i sanitari incaricati di sorvegliare la culla della vita abbiano la possibilità di vedere chi sta lasciando il bambino.

Il piccolo potrà così ricevere tutte le cure mediche necessarie e verrà reso disponibile per l’adozione.

 

Entrambe le opzioni garantiscono un futuro al piccolo, quel futuro che purtroppo è stato negato alla neonata abbandonata in spiaggia.

Culla per la Vita: Cos’è, Come Funziona e Dove si Trova.

 

Fonte: Repubblica

 



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