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Punta da una pericolosissima medusa: bimba di 7anni morta

di Federica Federico

10 Agosto 2018

Gaia Trimarchi è morta a 7anni sulla riva del mare. La bimba era in vacanza con la famiglia nelle Filippine, paese d’origine della madre, quando è stata punta da una pericolosissima medusa (che fortunatamente non abita nei nostri mari), era sulla riva a raccogliere conchiglie.

punta da una pericolosissima medusa

Bimba di 7 anni punta da una pericolosissima medusa, è morta in pochi minuti tra le braccia della mamma.

 

L’ultimo addio a Gaia si è svolto nella chiesa del Sacro Cuore, quartiere Portuense, vicino a dove vive la famiglia. Mamma filippina e papà italiano, in quel terribile giorno di luglio – Gaia è morta lo scorso 26 luglio – la bambina stava prendendo parte ad una gita in barca durante la sua vacanza nelle filippine, con lei i familiari, c’erano gli zii e anche il suo allenatore di nuoto.

 

Gaia Trimarchi prometteva di diventare una campionessa di nuoto, era bravissima e talentuosa ma la sua vita si è fermata quando è stata punta da una pericolosissima medusa. E la lentezza nei soccorsi ha aggravato la situazione. I fatti:

 

l’imbarcazione, su cui Gaia, i suoi familiari e gli amici erano per una gita, si era fermata su un’isola. La bimba era a riva e stava raccogliendo conchiglie, all’improvviso gli adulti l’hanno sentita urlare. Velocemente sono comparse bolle viola su una gamba e su una mano, evidentemente i punti di impatto con la medusa.

 

 

A bordo dell’imbarcazione utilizzata per la gita non c’era il kit di pronto soccorso e nemmeno alcun rimedio naturale di primo intervento.

Sono stati necessari 30 minuti di viaggio in mare per trasportare Gaia, in preda agli effetti della puntura, sino alla spiaggia più grande della zona, quella di Caramoan. Una volta lì, la bimba è stata caricata su una motocarrozzetta e portata in ospedale, con un tempo di percorrenza pari ad altri dieci minuti.40minuti in tutto.

 

I 40 minuti intercorsi tra la puntura e l’arrivo in ospedale hanno certamente aggravato la situazione.Gli effetti delle tossine erano divenuti devastanti.

 

La mamma fa un racconto straziante di quei momenti:

Mi è morta fra le braccia, dobbiamo fare in modo che questa tragedia sia una lezione per tutti.

 

 

Sono stati certificati altri casi di punture di Cubomedusa in quella zona e malgrado ciò i turisti restano ignari del pericolo perché mancano completamente avvisi o cartelli.

 

Si stima che ogni anno, proprio in quell’area delle Filippine, le Cubomeduse uccidano fino a 40 persone.

 

Solo dopo la tragedia, la famiglia della piccola Gaia ha saputo che appena una settimana prima era morta, per lo stesso motivo e nelle stesse acque, anche un’altra bambina.

 

Bambina punta da una pericolosissima medusa, è arrivata in ospedale con un ritardo fatale che le è costato la vita.

 

Aveva le pupille dilatate ed era in fin di vita – spiega uno dei medici che l’hanno presa in carico al suo arrivo nel nosocomio. – Eravamo pronti a somministrarle alcuni farmaci, ma non abbiamo potuto farlo perché ormai era troppo tardi.

 

 

Mia figlia è morta tra le mie braccia. Adorava collezionare conchiglie e rimaneva sempre vicino alla riva dove l’acqua è bassa. Ecco perché siamo rimasti sorpresi quando all’improvviso ha urlato di dolore – ha raccontato la mamma. – Ho visto la gamba di Gaia diventare viola.

 

Le ultime parole della piccola sono state di sconcerto e choc:

Mamma, cosa mi sta succedendo? Mamma, per favore non portarmi più al mare. Questa è l’ultima volta.

 

 

I genitori rivendicano il diritto alla tutela della salute dei turisti, la presenza di animali marini così tanto pericolosi deve essere resa nota.

 

La Cubomedusa, detta anche Box JellyfisH o Vespa di Mare, è una delle meduse più velenose al mondo, la sua puntura può essere letale a causa delle potentissime biotossine che inietta nel corpo umano. E la sua pericolosità aumenta in ragione del fatto che riesce a muoversi velocemente in acqua, a differenza delle lentissime meduse nostrane.

 

Dolore acuto, choc anafilattico e arresto cardiaco, queste le conseguenze del suo morso.

 

Si riconosce dall’aspetto squadrato (a cubo) del suo capo (cioè della campana); sotto il capo si diramano sino a 15 tentacoli che possono raggiungere anche i 3 metri di lunghezza; ciascun tentacolo della Cubomedusa è letale perché coperto da circa mezzo milione di organi urticanti per l’uomo e per le prede.

 

In Italia non c’è alcun pericolo Cubomedusa, questa è una specie sconosciuta nei nostri mari, vive nell’Oceano Indiano e Pacifico, nell’Atlantico, in California, in Nuova Zelanda, in Australia e in Giappone.

Cosa fare se un bambino viene morso da una medusa nei nostri mari.


Nota per il lettore l’immagine social che accompagna questo articolo su Facebook è meramente illustrativa, mentre le immagini della bimba sono tratte dalla stampa internazionale e nazionale.



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