Eitan ci ricorda che la vita non si arrende nemmeno quando la morte arriva con violenza ed energia prorompenti. Il piccolo Eitan l’unico superstite della tragedia di Mottarone ha aperto gli occhi, è ri-nato, questa volta dall’abbraccio del suo papà che , a quanto pare lo ha cinto durante i terribili momenti dell’incidente.
Eitan è ritornato, però, a una vita senza la mamma e senza il papà, privato dell’affetto del fratellino e dell’amore dei bisnonni che in quella cabina gli erano affianco.
Eitan, il bimbo di 5 anni superstite della strage della funivia, si è svegliato e parla.
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Come sta Eitan?
La stampa nazionale fa sapere che Eitan parla con la zia Aya e si guarda intorno, ma i sanitari dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino non sciolgono la prognosi. Il trauma toracico e addominale oltre le fratture agli arti rendono la situazione clinica del bambino ancora importante. Ma verrà presto dimesso dalla rianimazione e trasferito in un reparto di degenza.
Cosa hanno detto al piccolo Eitan della tragedia del Mottarone?
Cosa sia già stato detto al piccolo Eitan della tragedia del Mottarone non è dato saperlo, certamente la verità drammatica lo attende, ma si tratta di un bambino molto piccolo, di appena 5 anni, che merita estrema cautela. Insieme a lui c’è anche una psicologa che assiste il bimbo e la famiglia sin da quando è stato deciso di risvegliarlo dal coma indotto. Il pericolo in questi casi è quello di un trauma da risveglio.
“Verranno assecondati i tempi del bambino“, questa la giusta e condivisibile spiegazione che hanno dato i sanitari, “E si deciderà con i familiari cosa dirgli”.