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I Bambini Quando si Coprono gli Occhi Pensano di Essere Invisibili, Ecco Perchè

di Alessandra Albanese

10 Luglio 2014

Da sempre ai bambini anche piccoli piace moltissimo giocare a nascondino.

Avevamo già mostrato i migliori nascondigli dei nostri piccoli in una gallery davvero esilarante (se ve la siete persa riguardatela qui! )

Ma vi siete mai chiesti perché i nostri figli amano tanto questo gioco?

 

E’ nel pensiero comune che i bambini quando si coprono gli occhi non vedendo gli altri, hanno la sensazione di non essere visti a loro volta.

Adesso uno studio condotto da un team di ricercatori, con a capo il dottor James Russell, del dipartimento di Psicologia dell’Università di Cambridge ha provato cosa pensano i piccoli giocando a nascondino.

I ricercatori hanno sottoposto 37 bambini di 3 e 4 anni ad un semplice test: bendandoli hanno chiesto loro se avessero o meno la sensazione di non essere visti.

Quasi tutti i bimbi hanno risposto di essere “invisibili”.

Gli stessi sono stati poi messi insieme a degli adulti che a loro volta hanno indossato una maschera coprente sul volto.

Anche in questo caso i bambini hanno asserito di non avere la percezione della presenza degli adulti nella stanza.

Un ulteriore gruppo di piccoli poi è stato sottoposto ad un altro quesito, ovvero indossando prima occhiali oscurati e in un secondo momento occhiali a specchio.

Nell’indossare occhiali che oscuravano completamente la visibilità ancora una volta i 37 bambini hanno affermato che anche gli altri non potessero vederli.

Quando invece hanno indossato degli occhiali a specchio, che dunque nascondevano lo sguardo, lasciando però la possibilità di vedere essi stessi, i bambini non hanno realizzato che i loro occhi fossero nascosti, e dunque davvero invisibili.

Il test avrebbe dunque dimostrato che la percezione di “invisibilità” nei bambini è data soprattutto dal fatto che essi non incontrano lo sguardo altrui, piuttosto che quando gli stessi non vedono.

 

A riprova di questo ultimo test, ad alcuni ricercatori è stato chiesto infine di indossare degli occhiali a specchio in presenza di bambini: anche in questo caso i bambini avvertivano la sensazione di non essere visti, perchè gli adulti, avendo occhiali coprenti, non agganciavano il loro sguardo, ed essi percepivano dunque in qualche senso la propria invisibilità.

In pratica la sensazione di un bambino di non essere visto scatta proprio quando non incrocia un altro sguardo.

“Sembra che i bambini applichino il principio di attenzione congiunta per sé e presuppongono che per essere percepito, l’esperienza deve essere condivisa e reciprocamente vissuta, e questa avviene quando due paia di occhi si incontrano”, ha detto Russell.

Questo risultato può avere risvolti interessanti per le future ricerche.

Ad esempio i bambini sono noti per non avere molto spesso questa mancanza di aggancio visivo con altre persone: e la ricerca potrebbe puntare proprio sul ruolo dello sguardo anche per meglio capire meccanismi come questo.

Ancora altri studi potrebbero essere effettuati sui bambini ciechi dalla nascita, nei quali al momento i vari studi ipotizzano che il contatto fisico sia un succedaneo del contatto visivo.

 

Fonte: Research Digest



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