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Come Comportarsi con la Suocera per l’Educazione dei Figli

di Giuseppe Gagliano

16 Marzo 2015

Avete mai assistito o partecipato alla diatriba tra mamma e nonna o suocera e nuora su come educare i figli?

Parlo di piccole cose come dire grazie, scusa, lasciar parlare i grandi e via dicendo. Alcune mamme sostengono che il tempo in cui insegnare certe cose lo capiranno e provvederanno puntualmente mentre alcune nonne asseriscono che le buone maniere si devono imparare da subito.

nuora e suocera per l'educazione

Come al solito la ragione sta a metà strada e come non è giusto tormentare e ossessionare i bambini, dai più piccoli a quelli in età scolare, già assillati dagli insegnanti, è anche giusto che essi arrivino a scuola con qualche nozione di galateo.

È bello sentirsi dire che si hanno dei figli ben educati ma questo non deve essere un deterrente per torturarli con norme e normative fino allo sfinimento o al disgusto: si otterrebbero solo risultati del tutto diversi se non contrari.

È altresì disagevole sentirsi accusare di non saper educare i figli e trovarsi in situazioni di imbarazzo ed impreparati a gestire una situazione che sta sfuggendo di mano.

educazione dei figli tra nuora e suocera

Ha ragione la mamma quando vuole essere morbida negli insegnamenti, perché è più sensato motivare ogni insegnamento come anche ogni opposizione ed ha ragione anche la nonna sul fatto di non transigere sulle buone maniere e sulla precocità dei dettami di galateo.

Se si raggiunge un compromesso, può scaturirne un’educazione equilibrata ed efficace.

Del resto a chi non fa piacere incontrare un uomo galante che dia la precedenza in ascensore o una donna che usi un tono di voce dolce?

Queste prerogative, per iniziare un buon rapporto o comunque rapportarsi in modo civile, sono proprio i frutti di un’educazione precoce nella quale si è impresso nella mente del bambino che a comportarsi bene si impiega la stessa energia che a comportarsi male.

Chiaramente, un genitore, a volte, fatica non poco per inculcare alcune cose che risultano ostiche, proprio per il carattere riottoso di alcuni bambini ma chi la dura la vince e se, un giorno, le cattive abitudini non lasceranno tracce nell’educazione di figli e nipoti, può essere anche grazie all’alleanza tra suocere e nuore come tra madri e figlie.

Di solito i papà sono relegati a impartire insegnamenti più consistenti, quelli che riguardano l’Educazione con la maiuscola nei quali sono previsti, per esempio, i rapporti di lavoro o la gestione di un’amicizia mentre per le piccole cose di tutti i momenti della giornata se ne occupa più spesso la mamma.

Non che questo sia uno standard ma, semplicemente una linea di condotta comune alle famiglie.

È, comunque, proprio nell’educazione “minuscola”, quella di tutti i giorni, fatta di piccole cose come dire grazie o scusa o star fermi in casa d’altri, che si gioca la partita dei grandi uomini e delle grandi donne di domani,

nella quale sono presi in gioco l’amicizia, l’amore, la convivenza civile e, soprattutto il passaggio del testimone nell’educazione delle nuove generazioni.

Considerando che alcune mamme, tra quelle più intransigenti, ad ogni disubbidienza o marachella del piccolo relegano i giochi in alto nell’armadio per una settimana, sarebbe opportuno che fossero più flessibili come, d’altro canto, sarebbe meglio che alcune nonne, troppo morbide, non interferissero con l’educazione dei piccoli e si limitassero a consigli e pareri in modo da non coinvolgere l’armonia della famiglia, magari mantenendo un tono di dialogo da donna a donna, da mamma a mamma.

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