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Festa della mamma, origini

di Mamma Simona

26 Aprile 2011

La celebrazione del ruolo della mamma ha origini molto antiche.

Nei riti pagani delle culture politeiste veniva onorata la dea Madre, la Terra, simbolo di prosperità e fertilità; il periodo di festeggiamento era la primavera, che segnava il passaggio dal freddo inverno alla stagione più calda e produttiva.

Già allora il ruolo della genitrice veniva celebrato sottolineandone la fertilità, la prosperosità, la generosità di abbondanza.

A testimonianza di ciò vi sono i ritrovamenti di statuine di materiali poveri, come creta e terracotta, rappresentanti la Grande Dea Terra dalle rotondità esaltate.

Gli antichi Greci festeggiavano la dea Rea, madre di tutti gli dei. Il suo sposo, Cromo, temeva si avverasse la profezia secondo cui uno dei suoi figli l’avrebbe spodestato, così, appena questi nascevano, li divorava; in quanto dei questi non morivano perchè immortali, ma rimanevano imprigionati nelle fauci del padre. In preda alla disperazione Rea, che portava in grembo il figlio Zeus, si rifugiò in una caverna, dove partorì; dopo poco si presentò al suo sposo con un fagotto contenente una pietra al posto del figlio, che Cromo divorò prontamente. Il coraggio di Rea, l’amore per il figlio, il sacrificio incarnano i principi della maternità.

I romani festeggiavano per un’intera settimana la divinità Cibele, rappresentata come madre della Terra seduta sul trono protetto da due leoni. Simboli dei festeggiamenti di questa settimana, chiamata Floralia, erano i fiori e la vegetazione.

In Inghilterra , nel XVII secolo si istituì la festa del Mothering Sunday, durante la quarta domenica della Quaresima; in questo giorno veniva data la possibilità ai figli che lavoravano lontano da casa di far ritorno in famiglia ed onorare i genitori, ed in particolare la madre, cui era delegato il ruolo di allevamento della prole. I figli offrivano alla madre il mothering cake, un dolce a base di frutta accompagnato a delle rose, simbolo di amore.

La festa della celebrazione della madre, venne acquisita ed inglobata, come molte festività pagane, dalla cultura cristiana. La “Madre” stava ad indicare la Chiesa, sentita come protettrice dello spirito degli uomini; la Chiesa simboleggiava una grande famiglia cui facevano parte tutti i cristiani. La Madre era anche Maria, mamma di Gesù, vista come mamma del Salvatore e dunque madre dei cristiani.

L’origine della festa della mamma così come è concepita attualmente si deve a due donne americane, che, in tempi diversi, patrocinarono la sua affermazione sentita simbolicamente come riconoscimento del ruolo della donna nella società e dunque connessa con quei movimenti sociali che chiedevano il suffragio universale.

Fu Julia Ward Howe che nel 1870 chiese che venisse istituzionalizzato il Mother’s Day, come giornata della pace ma solo grazie ad Ana Jarvis di Philadelphia nel 1914 divenne festa nazionale. Inizialmente Ana si prodigò perché la sua parrocchia celebrasse l’anniversario di morte della sua mamma, l’evento fece talmente scalpore che l’anno successivo tutta la città festeggiò in quella ricorrenza, la giornata dedicata alla mamma. Aiutata da conoscenze influenti, Ana riuscì a proporre ed ottenere dal Congresso che venisse decretata festa nazionale dal Presidente degli Stati Uniti W. Wilson, la celebrazione del ruolo delle mamme, così che i figli ne potessero riconoscere l’importanza e mostrare l’affetto. Venne decisa come data la seconda domenica di maggio. La scelta del simbolo ricadde sul garofano, il fiore preferito dalla mamma di Ana, rosso per tutte le mamme, bianco per le mamme defunte. Successivamente il garofano fu sostituito dalla rosa.

In Italia la festa della mamma fu celebrata per la prima volta nel 1957 in un paese vicino ad Assisi, promotore fu Don Otello Migliosi, sacerdote in carica. Da allora fu festeggiata la seconda domenica di maggio, seguendo il modello americano. Nelle altre nazioni si segue invece un calendario di celebrazione diverso da paese a paese.

 

E’ vero, l’amore e la dedizione delle mamme nei confronti dei figli dovrebbe essere un valore riconosciuto nel quotidiano….il ruolo delle mamme nella famiglia è centrale.

Le mamme organizzano, curano, allevano e gestiscono tutto il menage familiare; né la stanchezza né la malattia fermano l’inesorabile lavoro della mamma che con amore, pazienza e dedizione, contribuisce alla serenità quotidiana della famiglia….allora perché ricordarne l’importanza dedicandole una giornata all’anno?

Perché la gratificazione ci fa sentire bene, è appagante per chi la riceve e per chi la mostra, avvicina le persone e fortifica i legami, funge da momento di riflessione e il tacito ringraziamento diventa tangibile.

Quei piccoli e dolci pensieri …..delle rose, una scatola di cioccolatini, un lavoretto preparato dai figli a scuola, diventano quel quid che rende noi mamme una volta in più orgogliose di esserlo! Sono testimonianza di un vincolo emotivo che lega ogni giorno, con ogni gesto quel legame di amore che inizia dal desiderio di maternità destinato a crescere e fortificarsi man mano che si realizza.

 

Non serve comprare un regalo costoso che alimenta uno sfrenato consumismo, basta un piccolo pensiero fatto col cuore!

….buona festa della mamma a tutte le mamme del mondo!



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