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Truffa Bollettini, Attenzione a Quello che Pagate

di Gioela Saga

25 Maggio 2015

Ebbene sì, non basta essere subissati di tasse e scadenze ma a volte si aggiunge anche qualche furbo buontempone e truffatore che vuole speculare sulla già difficile situazione di molti.

Proprio in questi giorni ha fatto la sua comparsa una truffa bollettini Tari che ha ingannato moltissime persone.

truffa bollettini tari

Bisogna sempre prestare attenzione massima a tutte le parti dell bollettino, sempre. In questo caso il sospetto di alcuni era nato quando si erano visti recapitare nella cassetta delle lettere una busta “anonima”, bianca, senza nessuna intestazione ma con all’interno il bollettino per il pagamento dell’acconto Tari 2015, la fatidica ex Tares, ovvero l’imposta per i rifiuti.

La truffa bollettini Tari poteva davvero mietere numerose vittime.

La distribuzione delle buste, iniziata nei primi di maggio, è avvenuta principalmente in alcuni comuni della provincia di Varese (Arcisate, Casciago, Carnago e la stessa Varese). I bollettini contraffatti precompilati presentavano un’intestazione che ha fatto drizzare però le antenne dei più avveduti: “Campanaro – Gestione Tributi“.

Un’indicazione che ha insospettito alcuni utenti tanto da indurli a chiedere informazioni all’ente locale Aspem per la nettezza urbana e, di seguito, anche ai carabinieri.

Ne è emersa la completa estraneità da parte del gestore a cui ha fatto seguito una denuncia. La truffa bollettini era davvero ben congegnata e i bollettini contraffatti erano davvero molto simili agli originali se non fosse stato proprio per l’intestazione che si è scoperto faceva capo ad un uomo di 48 anni, nullafacente, già noto alle forze dell’ordine per altre truffe ed espedienti illegali che è stato arrestato e il suo conto immediatamente bloccato.

Fortunatamente nessuno aveva ancora provveduto al pagamento dei 93 euro richiesti dalla truffa bollettini e l’avviso relativo è stato prontamente diramato dalle forze dell’ordine in tutta la zona. Non si esclude però che vi possano essere altri imitatori in altre zone. L’invito è pertanto quello di leggere sempre molto bene i bollettini relativi alle richieste di pagamento, verificando tutti gli estremi e nel dubbio contattando l’ente di erogazione prima di procedere al pagamento.

Un segnale già importante sono la carta e la busta intestata e il nome dell’ente per la riscossione del tributo.

La prudenza non è mai troppa!

Fonte: Varesenews



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