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Riflesso di Babkin: Cos’è e a Cosa Serve

di Federica Federico

29 Maggio 2015

Il riflesso di Babkin serve a valutare la capacità del neonato di autoconsolarsi. L’autoconsolazione è un’istinto che negli esseri umani non è sempre uguale, quindi ci saranno neonati più calmi perchè maggiormente capaci di consolarsi da soli e altri più irrequieti e bisognosi del calore materno perché meno portati all’autoconsolazione.

Il riflesso di Babkin e l’autoconsolazione del neonato

riflesso di Babkin e l’autoconsolazione del neonato

Il pianto del neonato è comunemente, e spesso erroneamente, considerato una delle espressioni di irrequietezza del bambino. In realtà il neonato che piange esprime sempre un bisogno, e anche il desiderio di essere consolato è un’istanza, una necessità, una richiesta che il bambino piccolissimo manifesta attraverso il pianto.

Ogni bambino, a seconda dell’età, si esprime come può e come sa fare: il neonato piangendo lancia dei messaggi e manifesta delle sensazioni.

Aiuto, mio figlio vuole stare sempre in braccio” oppure

Aiuto, mio figlio domanda sempre di essere allattato e si tranquillizza solo se lo attacco al petto”, queste richieste di sostegno sono ricorrenti espressioni di ansia da neomamma.

In realtà tutte le neomamme dovrebbero riconoscere che nella maggior parte dei neonati esiste una reale necessità affettiva ovvero il bisogno di trovare consolazione nel genitore, in particolare nella mamma che è il corpo da cui il bambino è nato ed in cui inizialmente si riconosce.

In base al pianto, gli anglosassoni distinguono i neonati in bambini facili, intermedi e difficili e stimano che il 15% dei bebè sia difficile ovvero incapace di autoconsolarsi.

Il riflesso di Babkin può spiegare il bisogno di consolazione del neonato e può, altresì, rispondere alle domande delle mamme simili a quelle appena citate.

riflesso di Babkin e l’autoconsolazione del neonato

Ecco cos’è e come si valuta il riflesso di Babkin

Per verificare il riflesso di Babkin e l’autoconsolazione del vostro neonato fate questo:

accarezzate lentamente la guancia del bambino o mettete un dito nel palmo della mano del neonato.

 

Il neonato che reagisce con il riflesso di Babkin porterà il pugnetto alla bocca, gesto che non tutti i neonati compiono.

I neonati dotati del riflesso di Babkin sono più degli altri capaci di consolarsi da soli.

I bambini dotati di maggiore autoconsolazione sono comunemente quelli più facili da gestire perché piangono di meno, tendenzialmente sanno stare più tempo da soli, per esempio si dimostrano più propensi a restare sdraiati nella carrozzina, e hanno un minore bisogno delle braccia della mamma.

Riflesso di Babkin a parte, va detto che i bambini con grandi esigenze di conforto devono essere compresi ed assecondati; l’adattamento al mondo esterno e quindi l’acquisizione di più sicurezza ed autonomia è per questi bambini un processo difficile che necessita delle rassicuranti braccia della mamma.

 



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