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Insalata Avvelenata: Madre e Figlia Finiscono in Ospedale

di Alessandra Albanese

14 Luglio 2015

Il caldo e l’afa che in questi giorni si è abbattuto sulla nostra penisola ha fatto andare in tilt i contatori elettrici di tante città, registrando cifre record per la quantità di condizionatori in funzione, ma ha anche convinto in molti a preferire pasti leggeri che rinfrescano a cibi pesanti, che possibilmente appesantiscono e fanno avvertire ancora più il caldo.

Insalata avvelenata: Madre e figlia ricoverate

insalata avvelenata due donne ricoverate

Forse proprio spinte dalla mia stessa considerazione queste due donne di Battipaglia, una madre e una figlia, proprio ieri hanno deciso che per combattere il caldo sarebbe stata meglio un’insalata leggera a pranzo che le avrebbe rinfrescate.

Purtroppo però non è andata così, e la cronaca ci riporta questa storia che fortunatamente ha un epilogo non tragico.

Insalata avvelenata: un pasto fresco contro il caldo si rivela disastroso

Le due donne, madre e figlia, ieri avevano deciso di mantenersi leggere e avevano optato per un pranzo a base di insalata light.

Tra le foglie classiche anche bacche e fiori di ginestra.

Improvvisamente, nel pomeriggio, tutte e due le donne cominciano a stare male.

Avvertono gli stessi sintomi: nausea, vomito persistente e fortissimi dolori addominali.

insalata avvelenata, madre e figlia in ospedale

Le donne hanno chiamato il 118 e sono state ricoverata presso l’ospedale di Eboli dove subito dopo l’arrivo dell’ambulanza i sanitari, coordinati dal dottor Cembalo, hanno eseguito sulle due donne una lavanda gastrica.

Dopo avere indagato sulle possibili cause del malore, e avendo sentito del pasto a base di bacche e fiori, i sanitari sono arrivati alla conclusione che le donne erano state vittima di una intossicazione a causa dell’insalata avvelenata, che doveva servire per combattere il caldo e l’arsura, e si è invece rivelata fatale a causa dei suoi ingredienti abbastanza atipici sebbene rinfrescanti.

Le donne per fortuna non sono in pericolo di vita, ma la loro prognosi resta riservata.

Fonte: Il mattino



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