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Punture di insetti: rimedi e cure

di Mamma Simona

22 Giugno 2011

Estate è sinonimodi bella stagione, le temperature si alzano e noi ci vestiamo con abiti più leggeri e corti per contrastare la calura. Così facendo ci esponiamo alle punture dei numerosi insetti che d’estate troviamo ovunque, in città, in campagna, al mare e in montagna.

A disturbare le nostre serate, infastidendoci con i suoi tentativi di pungerci è la zanzara, che non ci risparmia nemmeno di notte; una specie particolare, detta tigre, punge anche durante il giorno.

Una volta punti, non è necessaria la cura con farmaci particolari, a meno che le punture siano numerose. Il rischio non è la puntura, ma l’infezione che deriva dal grattarsi con le unghie per lenire il prurito. Le unghie sono per la maggiore sporche e dunque portatrici di batteri che depositandosi nella ferita, causata dal grattamento, portano infezione. Quando la puntura si infetta necessita di un trattamento locale di crema antibiotica per una giusta guarigione.

La terapia antibiotica per bocca verrà prescritta dal medico a fronte di molte punture infettate o qualora l’applicazione locale non sia sufficiente.

Quando si viene punti da una zecca – della cui presenza sul corpo normalmente ci si accorge perché si trova l’animaletto attaccato alla pelle – è importante non rimuoverlo se non si conosce la giusta tecnica, giacché il rischio è che si stacchi il “rostro” dal corpo, la testa e che rimanga conficcata all’interno della pelle causando infezione. Meglio dunque recarsi presso una struttura medica con personale in grado di attuare la rimozione ad hoc e che prescriverà una terapia antibiotica per prevenire le infezioni possibili trasmesse dai batteri presenti nella “bocca” della zecca.

Se a pungere è un’ape, una vespa o un calabrone, la prima operazione che deve essere compiuta è la rimozione del pungiglione, ponendo attenzione affinché tutto il pungiglione venga rimosso. Ci si può avvalere dell’ausilio di un coltello, usato dalla parte non tagliente, che raschi la pelle in senso opposto a quello in cui è conficcato il pungiglione. A questo punto si può applicare del ghiaccio (avvolto all’interno di una pezza per evitare il contatto diretto con la pelle) che lenisce il dolore. Eventualmente si possono applicare creme a base di cortisone, prescritte dal medico. Sempre meglio monitorare i primi 30 minuti successivi alla puntura, se si osserva gonfiore generalizzato, difficoltà nella respirazione, sulla pelle compaiono chiazze rosse, meglio rivolgersi al pronto soccorso repentinamente, per scongiurare una reazione allergica.

     

Seguendo semplici precauzioni o attuando piccoli accorgimenti, possiamo tutelarci dalle punture di insetti e zanzare:

  • I rimedi della nonna possono esserci d’aiuto: mettere mezza patata sulla puntura d’insetto velocizza la guarigione dall’infiammazione, grazie alle proprietà dell’amido. Molto meglio delle usate creme antistaminiche che, in caso di punture, non servono assolutamente a nulla.
  • Indossare abiti di colore chiaro, allontana il rischio di punture. Gli insetti sono infatti attratti dai colori scuri.
  • I repellenti per zanzare vanno rinnovati spesso, ogni 2-3 ore.
  • I bambini fino a 10 anni non hanno un sistema immunitario sufficientemente sviluppato per contrastare il potere irritante delle punture (che causa prurito) efficacemente come un adulto e dunque una reazione di ipersensibilità è un’ipotesi probabile.
  • Le zanzare sono attratte dall’odore del sudore….una doccia in più aiuta a tenerle lontane.
  • Spesso imputiamo alle zanzare le numerose punture di insetti che ci troviamo sulle gambe dopo una passeggiata in campagna, in realtà si tratta di pappataci che vivono in sciami e che lasciano numerose punture anch’esse fastidiose.
  • La zanzara tigre punge anche di giorno, la puntura risulta un po’ più grande ma il rischio di reazione allergica è il medesimo rispetto alla zanzara normale che sono solite apparire al tramonto agendo sopratutto di notte.
  • La classica incisione con le unghie a croce sulla puntura non serve assolutamente a nulla, non evita il prurito, ma anzi, le unghie possono creare piccole lesioni infettate dai batteri annidati al di sotto. E’ buona norma per evitare infezioni, tenere le unghie dei bambini corte.
  • Anche applicare ammoniaca sulla puntura non serve a nulla, anzi potrebbe creare problemi alla pelle.
  • Le creme repellenti non vanno mai usate mentre ci si espone al sole per abbronzarsi. Sono per lo più fotosensibilizzanti e possono interferire con l’omogeneità dell’abbronzatura, creando zone più chiare.


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