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Attacchi di Panico e Depressione Post Parto: Natasha Hamilton

di Gioela Saga

26 Febbraio 2016

A determinare le condizioni per l’insorgere della depressione post parto concorrono molti fattori interni, come alcuni fisiologici, ed esterni, come l’ambiente, le persone e le condizioni di stress a cui può essere sottoposta la mamma in puerperio. In alcuni casi attacchi di panico e depressione post parto possono avere uno stretto legame anche in termine di prevenzione e cura.

Attacchi di panico e depressione post parto, la storia di Natasha Hamilton

attacchi di panico e depressione post parto Hamilton

 

Natasha Hamilton, 33 anni, ballerina ma conosciuta soprattutto per essere la front woman del gruppo pop Atomic Kitten che ha venduto milioni di singoli in tutto il mondo, ha recentemente rivelato le vicissitudini relative alla sua ultima gravidanza. Lo ha fatto soprattutto per non far sentire sole tante mamme che soffrono come ha sofferto lei di attacchi di panico e depressione post parto.

La cantante spiega come ci siano stati dei chiari segnali anche prima della gravidanza per farle capire di essere maggiormente a rischio ed esposta ad una fragilità emotiva che meritava di essere supportata e seguita ancora di più in virtù della maggiore sensibilità della mamma durante l’attesa e nell’immediato puerperio.

Già con il suo primo figlio Josh, 13 anni fa, era stata vittima di depressione post partum e ora, anche prima di sapere di essere incinta della piccola Ella Rose, che ora ha 17 mesi, aveva inziato ad avere dei primi attacchi di panico improvvisi e terribili.

“Non avevo mai avuto attacchi di panico nella mia vita e all’improvviso ne avevo avuti due terribili in rapida successione.”

Esplodono senza ragione, crampi allo stomaco con una tachicardia e un panico incontrollabili.

La prima volta stava per partire per l’Austria per raggiungere Ritchie Neville, il suo nuovo compagno, una seconda volta solo tre giorni dopo mentre si trovava in viaggio con lui ed altri artisti. Una volta tornata a casa scopre di aspettare Ella.

attacchi di panico e depressione post parto

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L’arrivo della piccola non era stato pianificato ma fu una bella sorpresa per entrambi, racconta Natasha, per Ritchie era il primo figlio ed erano contenti. Niente faceva presupporre problemi e niente giustificava gli attacchi di panico o la conseguente depressione post parto.

Invece gli attacchi continuarono in modo devastante accompagnati da un continuo stato di ansia e nel giro di un paio di settimane Natasha inizia a riconoscere i sintomi della depressione post partum che era seguita alla sua prima gravidanza, 13 anni prima e seguita da altri due nascite, Harry di 11 anni e Alfie di 5.

“Era estremamente difficile, mi sentivo isolata, al contario di come mi dovevo sentire in quel momento, e la preoccupazione costante mi divorava.”

“Ricordo che un giorno ero in doccia e piangevo, ero rimasta sveglia tutta la notte colpita dall’ansia ed ero esausta, ho capito che c’era un problema serio e ne ho parlato con Ritchie e insieme abbiamo chiesto aiuto al medico.”

“La mia vita è cambiata completamente: ho iniziato a farmi seguire da un consulente perchè volevo evitare a tutti i costi di prendere medicine in gravidanza, ho fatto 8 incontri ed era l’apputnamento più atteso di tutta la settimana. Era un sollievo potermi finalmente sfogare con qualcuno, anche se avevo il mio compagno, mia mamma e mia sorella, non volevo essere un peso per loro nè farli sentire in colpa.”

Dopo 20 settimane Natasha sembrava ristabilita e pronta ad accogliere la bimba in arrivo al pieno delle sue energie nel settembre 2014.

attacchi di panico e depressione post parto Hamilton

Attacchi di panico e depressione post parto tendono a ripresentarsi.

Purtroppo, dopo soli 3 mesi dalla nascita di Ella, Natasha era di nuovo in preda degli attacchi di ansia e depressione post parto.

“Ogni volta che allattavo Ella sentivo il mio stomaco stringersi e mi tornavano gli stessi presentimenti in modo sempre più profondo ed incontrollabile.”

Non erano veri e propri attacchi di panico ma un ottimo preludio…Natasha torna dal medico e ricomincia le sedute di psicoterapia, questa volta accompagnate anche da farmaci che la inducono ad interrompere l’allattaemento.

“Era proprio strano perché da un lato ero grata e felice per la benedizione della nascita di Ella ma quando questa reazione di euforia diminuiva, lasciava spazio ad un abisso.”

La depressione post parto e prenatale arrivano anche quando meno te lo aspetti e per chiunque.

Natasha ne sta lentamente venendo fuori grazie anche ad una terapia cognitiva e comportamentale mirata che le sta permettendo gradatamente di abbandonare i farmaci, si ritiene ancora fortunata ma sente la forte esigenza di divulgare la sua storia ed aiutare almeno con la sua esperienza tante altre mamme che vivono questo profondo disagio e si sentono giudicate.

Fonte: Mirror



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